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NOVEMILA GIORNI E UNA SOLA NOTTE - Indicatore Mirandolese

NOVEMILA GIORNI E UNA SOLA NOTTE
  • Autore: Jessica Brockmole
  • Editore: Editrice Nord
  • Anno: 2013
  • Pagine: 334
  • Prezzo: 13,60 €

 

Leggere questo libro mi ha dato la sensazione di precipitare nel vuoto: più andavo avanti più i miei occhi leggevano veloci perché erano avidi di quelle parole. Già dopo le prime righe sono stata catapultata in un vortice da cui ho fatto fatica a uscire anche dopo aver terminato la lettura. A distanza di ore dall’ultima parola giravo per casa con il libro tra le mani, come se avendolo stretto a me mi facesse in qualche modo stare ancora con i protagonisti di questo romanzo. Il libro non l’ho scelto io, mi è stato regalato ed  è proprio il caso di dirlo: è stato un dono piovuto dal cielo, da parte di qualcuno che evidentemente mi conosce bene.

Il libro è interamente epistolare e ci racconta la storia di Elspeth e David: lei scrittrice scozzese che non si è mai allontanata dall’isola di Skye e lui uno studente al college che vive a Urbana, nell’Illinois, negli Stati Uniti d’America. I due iniziano un rapporto epistolare sempre più coinvolgente e la loro storia continua segnata dalle due più grandi guerre del ventesimo secolo. Già dalle prime lettere vorremmo essere noi i destinatari di quelle parole, scritte con umorismo, mai banali. Entriamo nella vita dei due protagonisti, ai quali si intrecciano anche le lettere di Elspeth e la figlia, e vediamo quindi due generazioni a confronto: storie d’amore ma anche di amicizia, di lealtà con sullo sfondo la tragicità della guerra. Restiamo con il fiato sospeso e aspettiamo con loro l’arrivo della prossima lettera, capiamo il senso di colpa di Elspeth nei confronti del marito, ma nello stesso tempo non possiamo fare a meno di andare avanti per sapere come va a finire.

Elspeth vive in luogo bellissimo e ci sembra, da come ne scrive, di essere lì con lei mentre leggiamo le lettere di David. Io adoro particolarmente questo tipo di scrittura. Dato che tutte le mode prima o poi tornano, spero torni presto quella delle lettere. Non so quanto darei per poter vivere anche solo un po’ di quella emozione che ti può dare l’attesa di qualche riga scritta per te. Scegliere la carta, comprare i francobolli, spedire tutto con il timore che non arrivi a destinazione e poi contare i giorni, assaporare il potere enorme delle parole scritte e le emozioni che ti regalano.

In un mondo in cui non si perde più tempo nemmeno per mandare un messaggio di auguri a qualcuno, tanto con Facebook è più veloce, penso sia fondamentale ricordarsi perché i libri (quelli veri, di carta, che si possono sfogliare, che ingialliscono), i giornali, i quaderni non possono sparire o essere sostituiti: perché ci fanno essere romantici.

 

         Greta Sala

(greta-allaboutgreta.blogspot.com)

 

 

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