Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image
Scroll to top

Top

No Comments

IL SEGGIO VACANTE - Indicatore Mirandolese

IL SEGGIO VACANTE
  • Autore: J.K. Rowling
  • Editore: Salani
  • Anno: 2012
  • Pagine: 553
  • Prezzo: 12,90 euro

 

Dopo averci trasportato nel mondo magico di Harry Potter,la Rowlingci regala un meraviglioso romanzo che ci fa capire quanto sia brava. Anche in questo libro ci descrive con dovizia di particolari ambienti e situazioni in cui ogni personaggio si ritaglia il proprio spazio. Riusciamo a immedesimarci nei protagonisti perché questa scrittrice ci dà moltissimi elementi che ci permettono di conoscerli bene. I personaggi di questo romanzo sono talmente tanti che all’inizio ho avuto un po’ di difficoltà nel ricordarmi bene i ruoli di tutti, ma una volta entrata nel vivo della storia non sono più riuscita ad allontanarmi da Pagford. Qui, infatti, si svolge l’intera vicenda che inizia con la sconvolgente notizia della morte di Barry Fairbrother, uno dei membri del consiglio locale. La sua morte fa sì che il suo posto nel consiglio si trasformi in quello che viene appunto chiamato “seggio vacante”, che dovrà essere ripristinato tramite elezioni locali.

Tutto questo si svolge attorno alle vite degli abitanti di Pagford, che, come tutti quelli che vivono nei piccoli paesi, non si tirano indietro quando c’è da spettegolare o parlare alle spalle di qualcuno. Troviamo il vecchio Howard, conservatore irremovibile, sua moglie Shirley, da sempre al suo fianco senza sospettare mai quello di cui suo marito è capace.

Troviamo Miles e sua moglie Samantha, con problemi di autocontrollo con alcool o con flirt con qualche adolescente. Incontriamo Colin e Tessa Wall, che lavorano nella scuola del paese e dovrebbero aiutare i ragazzi ma in realtà sono loro quelli che hanno problemi, i quali sorgono proprio tra le mura di casa.

Abbiamo, poi, il loro figlio Ciccio e il suo amico Andrew, il quale si innamora di Gaia, che ha una madre che l’ha fatta allontanare da Londra per seguire un uomo che in realtà è innamorato della vedova di Fairbrother, il quale, siccome non è più possibile conoscerlo o parlare con lui, risulta il personaggio migliore e inattaccabile. Poi abbiamo la giovane Krystal, figlia di una drogata e vista male da tutto il paese. Abbiamo la famiglia Jawanda e la loro figlia Sukhvinder, che sorprenderà tutti in un modo dolce… Si entra insomma a far parte in pieno della vita di questa cittadina.

Piano piano ci si riconosce un po’ nelle sensazioni del vivere in un paese con poche migliaia di abitanti: con quella voglia di andare via ma con quell’amore che ti costringe a restare.  A me piace scambiare due parole con la fioraia, con la fruttivendola, poter raggiungere il posto di lavoro in bici se il tempo lo permette, aspettare la fiera del paese e sapere che non potrò fare mai più di quattro metri senza vedere qualcuno che conosco.

Ovviamente, se accetto le cose belle devo anche accettare il fatto che i pettegolezzi, le voci, i gossip viaggiano a un ritmo incontrollabile nei piccoli centri. Carmen Consoli, nella sua canzone “Maria Catena”, descrive così il pettegolezzo: «quale prelibatezza e meschina delizia per palati volgari».

Puoi scegliere di avere la grande città, in cui puoi essere più libero e meno soggetto a sguardi indiscreti o commenti sul tuo modo di vestire o di vivere la tua vita, ma con più indipendenza e magari con meno solidarietà. O puoi vivere in un paese piccolo, dove hai il meccanico o il fruttivendolo di fiducia, dove sei continuamente soggetto a critiche o complimenti, e dove devi imparare a guardarti bene le spalle. I piccoli centri sono così e si sa: sono cattivi a volte, sono impegnativi da gestire, ma sono anche pieni di sfumature che li rendono estremamente interessanti, e spesso indimenticabili.

         Greta Sala

(greta-allaboutgreta.blogspot.com)

Submit a Comment