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Parole senza tempo Archivi - Indicatore Mirandolese

LA SAGGEZZA DI TOMMASO MORO

24 Aprile 2015 |

«Quasi tutti noi ci rendiamo conto dei nostri beni quando li perdiamo; finché li possediamo, vi facciamo poco caso. Così non di rado un erede cattivo fa capire al popolo, sia pure troppo tardi, quanto era buono il suo predecessore».

Tommaso Moro Read More

DUTTOR VECC, CIRUSIG GIOVAN

9 Agosto 2013 |

«Una volta chirurgo si diceva, in dialetto, “cirusig”; ne è conferma il detto che si sente dire talvolta ancor oggi , anche se sempre più raramente, “duttor vecc’ cirusigh giovan” che vuol dire che il medico  deve aver visto molti ammalati per essere bravo, il chirurgo deve essere deciso, come di solito lo sono i giovani e per il suo lavoro abilissimo  nelle mani e senza tremori. Vedi, i proverbi (probata verba, cioè parole confermate, si intende dai fatti; in latino proverbia) sono le  espressione verbali di una attenta  osservazione dei fatti, un patrimonio della esperienza popolare e, anche se non tutti rispondono al vero, come da molti si crede, quasi tutti contengono una gran parte di verità».

Vilmo Cappi da “Quaderni di letteratura medica ” (1974) Read More

SOTTO IL SEGNO DEI MENO…

26 Febbraio 2013 |

«Come terapia sociale, occorrerà guardare alla nostra storia, per vedere su cosa si è fondata (…). Nel frattempo, noi europei proveremo a vivere sotto il segno meno: meno ricchezza, meno prodotti, meno consumi. Più poveri, insomma. Non ci siamo abituati, ma non sembra esserci alternativa plausibile. La scelta è tra essere poveri nella consapevolezza della propria condizione storica e antropologica, da un lato, e dall’altro essere poveri nell’assoluta inconsapevolezza di ciò che è avvenuto, nella sorpresa dell‘indicibile, e quindi soggetti a tutte le frustrazioni possibili. Occorre accingerci a costruire una cultura, forse non della povertà, bensì della minore ricchezza. Di un benessere più limitato, e sapendo che questo minor benessere si ripercuoterà su ogni aspetto della nostra vita».  Edmondo Berselli – da “L’economia  giusta”  Read More

L’ELEQUENZA DI CERRETTI

17 Gennaio 2013 |

«Per una specie di fatalità, dice un sommo filosofo, le cose, delle quali ragionan più gli uomini, sono ordinariamente quelle che intendono meno; e tale appunto è la natura del bello. Ognuno ne parla giornalmente. Si ammira nelle produzioni della natura, si esige in quelle delle arti; si accorda o si rifiuta ogni momento questa qualità, e ciò null’ostante, se s’interrogan gli uomini di gusto il più squisito, quale ne sia l’origine, l’essenza e la vera definizione, s’ei sia qualche cosa di assoluto o relativo, se vi abbia un bello eterno, immutabile, o se avviene di lui come della moda, che varia ogni istante, si veggono immediatamente divisi i pareri. Chi confessa la propria ignoranza, chi si abbandona allo scetticismo; chi definisce e decide; ma fra tanti bei sogni metafisici ne abbiamo noi forse una precisa nozione?».

Luigi Cerretti – da “Istituzioni di eloquenza”

 

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