IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE - Indicatore Mirandolese
- Autore: Clara Sánchez
- Editore: Garzanti Libri
- Anno: 2011
- Pagine: 360
- Prezzo: 18,60 euro
Di questo libro mi aveva attirata soprattutto il titolo. E’ uno di quei romanzi che trovavo ovunque andassi, che era offerto in ogni catalogo di club di libri, così mi sono decisa e l’ho preso. Mi ha, però, un po’ delusa in quanto il ritmo della narrazione è molto lento, senza eclatanti colpi di scena, anche se resta comunque un buon romanzo.
La storia racconta l’incontro tra Julián e Sandra in un paesino della Spagna: lui un signore ultraottantenne e lei una giovane ragazza che ha appena scoperto di essere incinta. Non avrebbero niente in comune se non per il fatto che Julián è stato prigioniero al campo di concentramento di Mauthausen e da quando è stato liberato ha dedicato la sua vita alla caccia ai nazisti che sono riusciti a nascondersi. E proprio la coppia di anziani signori, Fredrik e Karin Christensen, che hanno accolto Sandra a casa loro è una delle coppie che da sempre Julián sta cercando.
I due iniziano, quindi, a scambiarsi informazioni tra un mare di bugie, incontri segreti, feste in abito da sera e riunioni con un vero e proprio gruppo di nazisti che fanno parte della cosiddetta “confraternita” in cui i Christensen vogliono includere Sandra. Inutile dire quello a cui fa pensare il romanzo: la costante contrapposizione tra bene e male, libertà e oppressione. Gli anni della seconda guerra mondiale e i pregiudizi razziali che milioni di persone hanno dovuto subire anche negli anni precedenti rimarranno per sempre motivo di vergogna e di orrore.
Non si pensa che l’uomo possa essere cattivo fino a quel punto, si rabbrividisce perfino quando si sentono certi racconti. Di un libro di cui avevo tanto sentito parlare speravo di poter fare una recensione un po’ più entusiasta, invece né la storia né i personaggi mi hanno catturata fino in fondo. Resta comunque un argomento delicato di cui è giusto continuare a scrivere e discutere, in modo che non si commettano gli stessi errori e che non si conosca più un simile grado di crudeltà e violenza.
Greta Sala
(greta-allaboutgreta.blogspot.com)
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