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UN'IRRESISTIBILE PASSIONE JAZZ - Indicatore Mirandolese

La cantante jazz Monica Perboni si esibirà a Modena sabato 8 marzo alle 21,30 presso il Bar Teatro delle Passioni in via Sigonio 382, con lo spettacolo “Singin’ Chet Baker”.  

Si tratta di un progetto voluto da Monica, attraverso il quale ha cercato di ritrovare il mood commovente e imperturbabile di un trombettista che si è rivelato anche un cantante di grande intensità emotiva. Assieme alla voce di Monica ci saranno la chitarra jazz della modenese Giorgia Hannoush, reduce da una recente esperienza newyorkese molto importante per la sua formazione, già costellata di collaborazioni prestigiose, e la tromba di Simone Copellini, musicista, trombettista ed editore, nonché turnista nella musica leggera e nel jazz, che ha portato un prezioso contributo al progetto. La voce di Chet Baker (1929-1988), come la sua tromba, è sempre dolce, pacata, infonde un senso di bellezza e di inquietudine, come se dietro alla costruzione equilibrata di un suono si sentisse il pulsare di un’anima tormentata che arranca alla ricerca disperata della bellezza.

Originaria di San Giovanni del Dosso (Mn), Monica è cresciuta respirando jazz fin da piccola, grazie al fratello musicista Gianni, prematuramente scomparso nel 1994. E la sua passione per la musica jazz riemerge con prepotenza intorno ai trent’anni, spingendo Monica a frequentare l’Accademia di Musica Moderna di Modena, seguendo le lezioni di Lorena Fontana. «Penso sia stata una scelta coraggiosa, quando, non più giovanissima, ho deciso di lanciarmi in questa avventura. Il mondo della musica è sempre pronto a omaggiare il giovane talento mentre è poco indulgente con chi è meno giovane. Ma io ritengo che l’attività artistica non sia legata alle mode o all’età». Monica continua a studiare e prepararsi con tenacia, seguendo vari seminari. Nel 2002 vince anche una borsa di studio come miglior voce ad Arcevia Jazz, nei pressi di Ancona. La sua grande passione è lo scat singing, una tecnica particolare del canto jazz che fa somigliare la voce a uno strumento musicale, sempre basandosi sull’improvvisazione. «Ho lavorato tanto per arrivare al mio livello attuale – spiega – perché il jazz richiede una base tecnica elevata, un notevole livello di preparazione e ha tempi di maturazione artistica molto lunghi.». Innamorata dell’improvvisazione vocale si specializza ulteriormente studiando con Tiziana Ghiglioni, una delle più grandi docenti italiane di improvvisazione. Nel frattempo Monica si esibisce nei locali di diverse regioni italiane, accompagnata da artisti importanti. Per alcuni anni è ospite, nella veste di “vocalist”, del quartetto carpigiano Midnightquartet, e grazie alla collaborazione con il saxofonista Giuliano Nora, realizza un tributo a Charlie Parker. Dal 2011 inizia una proficua collaborazione con la chitarrista modenese Giorgia Hannoush, con il trombettista di Novellara Simone Copellini e con il pianista reggiano Andrea Papini. Con loro ha messo in piedi diversi progetti, ai quali Monica tiene particolarmente: un omaggio al trombettista “maledetto” Chet Baker, alle cantanti Ella Fitzgerald e Billie Holiday e un tributo al Bebop. Oggi la vita di Monica Perboni scorre su due binari: di giorno svolge il suo lavoro a Mirandola, presso l’Ufficio Tributi dell’Unione dei Comuni e nel tempo libero può coltivare la sua grande passione per il jazz. «Il lavoro d’ufficio è funzionale al mio benessere materiale – dice – mentre il jazz lo è per il mio benessere spirituale». In futuro le piacerebbe portare uno dei suoi progetti in studio di registrazione e l’ambizione è di arrivare a produrre qualcosa che resti. «Non ho mai osato sognare di poter vivere di jazz. Quello che vorrei raggiungere è il prestigio artistico, ovvero essere orgogliosa della mia musica». Il suo, del resto, è un jazz “colto”, quasi “duro e puro” che non ammicca ai gusti della massa. Una musica che ha richiesto un enorme lavoro e che ogni volta pretende un prezzo elevato perché: «Quando si esibisce davanti al pubblico, un musicista si mette a nudo, mostrando l’essenza intima della propria anima».

Nel video: Monica Perboni in una recente esibizione

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