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"VENDEVAMO LE PEDANE... CON L'ELASTICO" - Indicatore Mirandolese

Come ho già scritto, negli anni Cinquanta c’era molto lavoro e noi ragazzi potevamo persino scegliere cosa fare. Un giorno incontro il mio amico Fausto Crespi che mi dice: «Mio zio cerca tre ragazzi per iniziare il suo lavoro». In realtà gli zii erano due: Dario e Lino Bergamini che avevano avviato un’attività per realizzare zerbini di gomma.

A quei tempi le strade erano tutte ghiaiate o addirittura in terra battuta, perciò la produzione andava a ruba. Si lavorava otto ore al giorno, sabato incluso, con uno stipendio di mille lire al giorno con obbligo di produrre10 metria testa e chi terminava prima poteva andarsene a casa.

Per me era una manna. Essendo svelto e preciso, riuscivo spesso a finire un paio d’ore prima e me ne andavo al campo sportivo “Libero Lolli” dove ci trovavamo in parecchi per giocare a calcio. In estate il lavoro calava un po’ e, per non fare magazzino, ci davano qualche giorno di ferie.

Noi allora chiedevamo ai fratelli gli zerbini difettosi che costavano poco e si vendevano facilmente nelle strade di campagna. Prendevamo in affitto un carretto a tre ruote su cui caricavamo il materiale e poi via, si partiva. Vendevamo gli zerbini a metà prezzo e il giro migliore era sempre: Cividale, Quarantoli, Gavello, Tre Gobbi, San Martino Spino, Confine, Mortizzuolo, Mirandola. Una volta arriviamo a Gavello e abbiamo quasi esaurito la merce. Io restavo vicino al carretto mentre i due miei compagni vendevano.

All’improvviso arriva di corsa un mio amico gridando: «Scappiamo che arriva!». Alle sue spalle sta arrivando di corsa un contadino armato di forcone, gridando: «Av in sfils tut!» («Vi infilzo tutti!»). Noi fuggiamo e per fortuna che a quei tempi non c’era tanto traffico per cui riusciamo ad allontanarci senza incontrare ostacoli e a sfuggire alla furia del contadino. Una volta in salvo, chiedo ai miei compagni cosa sia successo. «Beh! – mi dice uno di loro – siccome siamo senza merce, gli ho venduto la pedana e mentre lui chiamava la moglie per mostrarle che aveva fatto un affare, io me la sono ripresa. E questo non gli è piaciuto».

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