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PACIFIC RIM - Indicatore Mirandolese

PACIFIC RIM

Regia: Gulliermo Del Toro. Con: Charlie Hunnam, Rinko Kikuchi, Idris Elba, Charlie Day, Ron Perlman. Usa, 2013, fantascienza, colore, 131 min.

 

Con un incasso di oltre 180 milioni di dollari nel mondo, dopo due sole settimane dalla sua uscita nelle sale, Pacific Rim si presenta come il kolossal da grande incasso per eccellenza di questa estate 2013.

La trama non è delle migliori per chi è in cerca di contenuti cosiddetti maturi. Nel futuro enormi discendenti dei dinosauri escono dalle profondità marine seminando la morte, ma la razza umana contrattacca costruendo giganteschi robot chiamati jaeger in grado di uccidere i mostri.

Seguiamo le vicende di Raleigh (Charlie Hunnam), uno degli ultimi piloti di jaeger rimasti. Com’è intuibile Pacific Rim è un blockbuster adatto al popolo dei consumatori di pop-corn, uno spettacolo hollywoodiano godibilissimo e ricco di effetti speciali stupefacenti. I riferimenti si sprecano: si va da Transformers ad Evangelion passando per Matrix ed Independence Day. Ma sarebbe errato liquidare questo campione d’incassi etichettandolo come semplice “commercialata” che segue pedissequamente le regole del cinema di ampio consumo. Pacific Rim in parte riesce a sorprendere per la presenza di alcuni elementi distintivi.

L’umorismo yankee fracassone non manca, eppure il tono del racconto è per lo più drammatico. Fin dal prologo vediamo il protagonista subire un terribile trauma e nel proseguo della storia, tolti i siparietti comici, si respira un’atmosfera tragica, da imminente fine del mondo.

Degna di nota anche una lunga digressione presente circa a metà del film, in cui l’azione viene momentaneamente messa da parte in favore di un’ampia parentesi sul rapporto tra rangers, i piloti dei robot. Ogni automa è governato da almeno due rangers mentalmente interconnessi ed è quindi essenziale che a priori ci sia una forte armonia tra loro. Del Toro insiste su questo punto, lasciando emergere un tema portante del film: la concordia. Completano il quadro una colonna sonora trascinante ed un grandissimo Ron Perlman.

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