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NON AVEVO CAPITO NIENTE - Indicatore Mirandolese

NON AVEVO CAPITO NIENTE
  • Titolo: Non avevo capito niente
  • Autore: Diego De Silva
  • Editore: Einaudi
  • Anno: 2007
  • Pagine: 309
  • Prezzo: 11 euro

 

A tutti quelli che mi chiedevano di cosa parlasse il libro che stavo leggendo non deve essere sembrato così intrigante questo romanzo, eppure io l’ho adorato: nella sua semplicità, nella sua naturalezza. Vincenzo Malinconico, il protagonista, è un avvocato di quarantadue anni che si trova in bilico tra la separazione con la moglie e una storia con una sua collega e nel libro ci racconta anche del suo inaspettato rapporto con la camorra. Potrà forse non sembrare niente di eccezionale, niente di particolarmente entusiasmante, invece questo romanzo è grandioso. Diego De Silva ci fa innamorare del protagonista di questa storia scritta in modo ironico e, soprattutto, divertente. Tutti potrebbero trovarsi d’accordo con i suoi ragionamenti o con le sue deduzioni che ritroviamo in alcuni capitoli. Vincenzo è uno di quei personaggi che vorresti ritrovare più spesso e che ti fanno rattristare nel vedere che passerai ancora solo poche pagine in sua compagnia (fortunatamente ci sono più libri con lui come protagonista). E’ uno di quei personaggi che non ti scrolli di dosso, uno di quelli a cui vorresti assomigliare, con cui vorresti stare ore a chiacchierare. Ti entra nella mente con la sua stranezza e la sua spiritosaggine, con i suoi difetti che non lo fanno essere perfetto e quindi ce lo fanno sentire più vicino. Vincenzo ci racconta la sua storia e ci aiuta a capire a cosa vale la pena dare importanza, che cosa ci fa essere quello che siamo. Scopre che non sempre quello che il mondo dice di dover condannare è davvero la cosa peggiore che esista, spesso il mondo “sporco” lo si vede proprio tra le persone “per bene”. Da Vincenzo Malinconico a Irene e Nicola, i personaggi che incontriamo in uno dei suoi ultimi romanzi, “Mancarsi”, i personaggi di Diego De Silva non mi lasciano e io non riesco ad allontanarli. Così come solo quelli creati da (mi inchino) Jane Austen o Audrey Niffenegger (“La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo” e “Un’inquietante simmetria”). Le storie che De Silva ci racconta, le sue degenerazioni, i capitoli interi passati a spiegarci il significato di alcune canzoni, ci accompagnano e ci fanno vedere alcuni momenti della nostra vita da un’altra prospettiva. Da quando ho letto “Non avevo capito niente” ho preso altri due libri di questo autore e devo dire che non capita tutti i giorni di trovare il tipo di libro, di scrittura, di personaggi di cui si ha bisogno in un certo momento e che per un attimo sembrano darti tutte le risposte di cui hai bisogno: io li ho trovati.

 

         Greta Sala

(greta-allaboutgreta.blogspot.com)

 

 

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