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"NEL DECRETO GENOVA C'E' DI TUTTO TRANNE CHE GLI AIUTI AGLI EMILIANI" - Indicatore Mirandolese

«In questi giorni stiamo votando il Decreto Genova: teoricamente doveva riguardare la ricostruzione del ponte Morandi a Genova.

In realtà al suo interno sono state inserite decine di “cose” diverse: dal condono tombale dell’isola di Ischia, all’esclusione dei presidenti delle Regioni dalla ricostruzione del sisma del Centro Italia. Purtroppo il Governo gialloverde non ha trovato un minuto per il sisma emiliano del 2012», questo l’amaro resoconto che l’onorevole Giuditta Pini, ci ha mandato dal fronte del Parlamento. Sì, si tratta davvero di un bollettino che conferma l’inefficienza e l’assoluta mancanza di attenzione da parte di questa nuova maggioranza di governo del Paese: divisa su tutto eccetto che sugli slogan contro le regole Ue, per mascherare la realtà dei fatti dalla Tap alla Tav, dal condono fiscale ai soliti furbetti, al pugno duro contro l’immigrazione.

Questi signori non sanno nulla dei bisogni dei territori, delle comunità locali in cui, spesse volte, sono proprio la Lega e il M5S ad avere l’onere di amministrare. Succede così infatti che tutti gli emendamenti presentati prima in Commissione, poi in Aula, richiesti dagli enti locali emiliani e dalle associazioni del cratere sismico sono stati ignorati, per non dire bocciati! Anche questa volta dalla maggioranza Lega-M5S. Le richieste sono note e urgenti: dalla proroga del pagamento dell’Imu per le case ancora inagibili alla proroga per il pagamento delle tasse per le imprese danneggiate fino alla proroga del pagamento degli straordinari dei lavoratori degli enti locali che si occupano delle pratiche per la ricostruzione.

Ma il sottosegretario Vito Crimi, ci riporta l’onorevole Pini, ha detto che se ne parlerà in legge di Bilancio. Ma noi non dimentichiamo che il sedicente Governo del Popolo aveva già rassicurato che avrebbe inserito le norme sul sisma emiliano nel Milleproroghe, poi nel Decreto Dignità, poi ancora in questo Decreto Genova… Non c’è lieto fine insomma per le nostre comunità ed è per questo motivo che invitiamo tutti ad unirsi alla nostra battaglia per vigilare e pretendere ciò che è giusto per il bene dei nostri concittadini.

 

Enrico Dotti, capogruppo Pd