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MIRANDOLA: SITUAZIONE CRITICA PER LA POLIZIA DI STATO - Indicatore Mirandolese

MIRANDOLA: SITUAZIONE CRITICA PER LA POLIZIA DI STATO

Apprendiamo con piacere dell’incontro tenutosi ieri tra il Questore di Modena, le Amministrazioni comunali di Mirandola, San Felice e l’UCMAN.

È quanto auspicato negli incontri che il Siulp ha avuto nel mese di dicembre scorso con la Giunta Ucman e l’amministrazione comunale di Mirandola, a proposito di organici della Polizia di Stato e di sede comune per il Commissariato e il Distaccamento Polstrada.

Confermiamo l’andamento negativo per la carenza di organico del Commissariato dal 2019 ad oggi, ma denunciamo che la situazione non è migliore per il Distaccamento della Polizia Stradale, che può contare su soli 9 operatori tutto compreso, nonostante la presenza di strade statali, numerosissime imprese e traffico veicolare molto sostenuto.

Nel frattempo, le attività di polizia vedono incrementare i loro numeri, nonostante le risorse umane siano ormai al lumicino: basti pensare, ad esempio, l’aumento dei numeri relativi all’immigrazione, che sono saliti dai 13 appuntamenti giornalieri del 2021 ai 18 del 2024, con i tempi che sono cresciuti a otto mesi per l’appuntamento più 3-4 mesi per la trattazione vera e propria, che comporta un tempo di rilascio (o rinnovo) 11 – 12 mesi complessivi.

È evidente, che l’impatto socioeconomico di queste tempistiche può avere ricadute notevoli in quella che è una delle zone industriali più importanti del Paese, vista ad esempio la strategicità del settore biomedicale per la salute di tutti.

Nel frattempo, però, gli operatori dell’ufficio immigrazione sono passati da quattro a tre e spesso devono sopperire, così come i poliziotti dell’ufficio passaporti e del settore anticrimine, alle necessità di controllo del territorio della Volante: in pratica, anziché andare in ufficio a svolgere le proprie pratiche, essi svolgono turni di pattuglia o di operatore della sala radio NUE.

Stessa sorte per l’ufficio di Polizia amministrativa, che ha visto salire dai circa 2600 del 2019 a oltre 4000 nel 2023 i passaporti rilasciati, incrementando il numero di appuntamenti giornalieri da 13 a 18 per venire incontro alle esigenze dei cittadini, così come sono cresciuti a oltre 210 i permessi di tiro a volo nel 2023 a fronte dei quasi 170 del 2019; stessa sorte per i controlli dei certificati medici per i detentori di armi, le licenze per fuochi pirotecnici e per il commercio dei preziosi.

Non va meglio per il settore anticrimine, che ha visto aumentare il numero di denunce poiché sempre più spesso si verifica che si rechino al Commissariato di Mirandola cittadini di centri limitrofi che hanno necessità di sporgere denuncia o querela.

Chiedere di più ai poliziotti di Mirandola è di fatto impossibile, visto e considerato che oltre al minimo storico di personale, presto destinato ad abbassarsi ulteriormente, alcuni operatori devono ancora fruire delle ferie dell’anno 2022, mentre ricorrere alle ore di straordinario è molto difficile vista l’esiguità del monte ore disponibile che, in caso di sforamento, viene retribuito con oltre un anno e mezzo di ritardo.

Una situazione che sta di fatto diventando critica, acuita dalla mancanza di una sede unica per Commissariato e Stradale a causa della scellerata decisione del 2013 di puntare sull’ex G.I.L., anziché ristrutturare le ex sedi di Via Fulvia e via Pico: il danno di immagine, di operatività e di ricaduta negativa sul territorio sarà oggetto nei prossimi giorni di una dettagliata relazione tecnica che il Siulp di Modena invierà ai vertici del Ministero dell’Interno, per ottenere un intervento finalmente decisivo.