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"MIRANDOLA RINASCERA' TUTTA INSIEME" - Indicatore Mirandolese

«Il Piano per la ricostruzione e il Piano strutturale comunale sono gli strumenti che ci permetteranno di ricostruire la città e di farla rinascere, tutta insieme». Così l’Assessore all’Economia e Sviluppo sostenibile Roberto Ganzerli, intervistato sul quinquennio di amministrazione.

«Oggi – dice Ganzerli – la nostra maggiore preoccupazione rimane il centro storico. La strategia dell’Amministrazione per il centro è molto chiara: riportare il prima possibile le persone ad abitare nel “cuore” della città, facendo in modo che sia più “comodo” e vivibile e che ci si possa stare meglio di prima. Dei 600 edifici presenti in centro storico, il secondo terremoto del 29 maggio, ne ha danneggiati 402,  191 dei quali sono stati classificati in E, quindi molto lesionati. Ebbene dopo i primi mesi nei quali ci siamo dati le regole per la ricostruzione, a oggi abbiamo dato, in centro, l’inizio lavori a 185 cantieri. Siamo consapevoli che ci sono ancora disagi, dovuti proprio ai cantieri e ai lavori, ma il cuore della nostra città sta riprendendo a pulsare, non ingessato da opere provvisionali di edifici abbandonati a loro stessi.  Possiamo quindi dire che la ricostruzione del centro, e più in generale di Mirandola, è partita con il piede giusto, pur tra difficoltà e problemi. La nostra priorità adesso è accelerare i tempi dei Mude. Stiamo pensando di assumere più persone per dare risposte nel più breve tempo possibile ai cittadini. Certo per alcune situazioni i tempi di lavoro saranno inevitabilmente lunghi, ma stiamo lavorando, sulla base anche degli spunti offerti dal Concorso internazionale di idee, per riprogettare intere aree di Mirandola, per renderle più funzionali ed attrattive, come per esempio l’ex milizia che potrà diventare un polo commerciale e di svago. Richiederanno tempi lunghi anche gli interventi di recupero degli edifici simbolo di Mirandola (municipio, castello, chiese) che sono comunque tra le nostre priorità».

 Il commercio cittadino sta soffrendo. «Ci stiamo impegnando – spiega Ganzerli – per dare una duplice risposta, sia alla crisi che al terremoto, un binomio davvero devastante. Al momento stiamo lavorando sugli affitti del centro e sulle iniziative cittadine, dalle grandi alle piccole manifestazioni, ma vorremmo puntare soprattutto su attività che si svolgono nel corso della settimana, come per esempio il mercato contadino del mercoledì, soprattutto di mattina per richiamare gente in centro. Vorremmo anche mettere in sinergia tra di loro i commercianti. Più in generale, le aziende mirandolesi non solo hanno “tenuto” e sono rimaste, ma hanno anche investito, rendendo più sicuri ed efficienti i loro edifici, migliorandoli in modo sensibile. Si è tratta quindi di una grande prova degli imprenditori da quelli del biomedicale a quelli delle piccole e medie aziende. Questo ha permesso al nostro tessuto economico di rimanere, a dispetto di crisi e terremoto, un prezioso punto di riferimento economico, produttivo, commerciale e culturale per una vasta area».

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