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‘LETTERE AL FUTURO’: LEGGERE IL NOSTRO TEMPO PER SCRIVERE QUELLO A VENIRE… IL MEMORIA FESTIVAL È PRONTO! - Indicatore Mirandolese

‘LETTERE AL FUTURO’: LEGGERE IL NOSTRO TEMPO PER SCRIVERE QUELLO A VENIRE… IL MEMORIA FESTIVAL È PRONTO!

Dal 24 al 26 maggio nel cuore storico di Mirandola con oltre sessanta eventi. Tra gli ospiti: Scaraffia, Gifuni, Vessicchio, Iva Zanicchi

Sono Lettere al futuro quelle che la nona edizione del Memoria Festival si propone di immaginare e raccontare, a Mirandola dal 24 al 26 maggio. Gli ospiti – tra gli altri Silvia Bencivelli, Lina Bolzoni, Edoardo Camurri, Lucrezia Ercoli, Fabrizio Gifuni, Marco Lodoli, Giorgio Manzi, Morgan, Alberto Oliverio, Massimo Polidoro, Emanuela Pulvirenti, Massimo Recalcati, Nicola Rizzoli, Lucetta Scaraffia, Giuseppe Vessicchio, Iva Zanicchi… – e il pubblico potranno come sempre spaziare dalla letteratura e filosofia, all’antropologia ed economia, dalle scienze allo sport e alle eccellenze del territorio, dalla musica e il cinema allo spettacolo, liberi di seguire il filo della memoria verso ciò che è stato come pure ciò che avrebbe potuto essere, invitati a ragionare su casi, fato, responsabilità, decisioni, e ingegnandosi tutti insieme a scoprire diverse chiavi di interpretazione e comprensione del nostro tempo, intrecciando la lettura dell’oggi con quella del passato e degli anni a venire, fra bilanci, impegni, sfide e speranze.

“Il Memoria Festival 2024 tiene ad evidenziare – Mariapaola Bergomi Presidente Consorzio per il Memoria Festival – guarda avanti con le nostre “Lettere al Futuro”, un tema che è anche un augurio e un atto di coraggio. Come immaginare l’avvenire con il linguaggio, l’arte, la scienza? Il Festival riflette un Paese che cambia nei ruoli e nei protagonisti della società e per questo è proiettato in avanti: un Festival molto femminile, molto giovane e molto d’avanguardia. Guardare al futuro significa anche immaginare lo sviluppo dei nuovi spazi urbani che tornano a essere protagonisti della città, e inoltre immaginare e realizzare l’evolversi di collaborazioni sempre più strette tra gli attori della rinascita di Mirandola. Ecco perché abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della Fondazione di integrare un evento importante come la consegna del Premio Pico nel programma del Festival. Ai nuovi spazi del Polo culturale aggiungiamo il gradito ritorno della Galleria del Popolo e illuminiamo di luci e pubblico il Chiostro del Pico. Il verde sarà protagonista di un nuovo bosco urbano nella via del centro che unirà la Piazza e il Palazzo della Fondazione, per celebrare il mondo delle piante e il cibo della terra sostenibile. Mirandola è pronta ad accogliere le declinazioni del futuro parlando con gli astri, i simboli, i sogni, i suoni, gli animali. Come sarà Mirandola? Siamo pronti a scrivere e leggere il suo futuro.”

Per l’Amministrazione comunale, il Memoria Festival rappresenta un consolidato valore aggiunto. Negli ultimi anni la kermesse è stata in grado di catalizzare l’attenzione di un pubblico in costante crescita, lavorando con budget che, anche se sempre più ridotti a causa delle criticità contingenti, non hanno impedito raccogliere attenzione e consenso. Una capacità ascrivibile prima di tutto ai Presidenti Mariapaola Bergomi e al suo predecessore Giuliano Albarani e al Direttore Giampaolo Ziroldi, che hanno saputo interpretare la voglia di ascolto e confronto, tessendo itinerari culturali variegati e interessanti declinazioni del tema di fondo del Festival. La manifestazione ha saputo affrontare continue sfide, dagli albori in un contesto ancora ingabbiato da impalcature e cantieri, alla vitalità dimostrata nelle ultime edizioni. Sempre con un occhio di riguardo al rapporto di collaborazione con le attività del centro storico, le scuole e le laboriose organizzazioni di volontariato mirandolesi. Il Festival cresce: si è evoluto insieme al ritrovato profilo edilizio e urbanistico di Mirandola, appropriandosi via via di nuovi spazi della ricostruzione, riconsegnati alla Città, tra cui l’ex Palazzo della Cassa di Risparmio e il Polo Culturale “Il Pico”: quest’ultimo vero protagonista della scorsa edizione. E la stretta sinergia fra il Consorzio, l’Amministrazione e la Fondazione Cassa di Risparmio ha consentito di valorizzare ulteriormente questa scelta. Le sinergie rappresentano la vera essenza del Festival: è grazie ad esse, e all’affetto di un pubblico che ormai attende l’evento come l’appuntamento con un caro amico, che anche nel 2024 Mirandola è pronta ad ospitare una manifestazione entrata, a pieno merito, fra le più attese del nostro territorio.

La chiosa è di Francesco Vincenzi Presidente, Fondazione Cassa di Risparmio: “L’attività della Fondazione si esplica in maniera diretta attraverso varie forme di cooperazione, direttamente e in partnership con altri soggetti operanti sul territorio. Promuovendo e o partecipando ad iniziative culturali, di evidente rilievo, inserite in una logica di programmazione di sistema quale è appunto il Memoria Festival.