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MIRANDOLA, OSPEDALE: LA CARENZA DI PERSONALE MANDA IN EMERGENZA ANCHE LA GUARDIA MEDICA, CHE SI CARICA DI SPECIALIZZANDI - Indicatore Mirandolese

MIRANDOLA, OSPEDALE: LA CARENZA DI PERSONALE MANDA IN EMERGENZA ANCHE LA GUARDIA MEDICA, CHE SI CARICA DI SPECIALIZZANDI

Ora la chiamano Continuità Assistenziale, non più Guardia Medica. E a cambiare non è solo il nome ma anche il numero, ora unico per tutta la provincia: 800 032032. Attivo tutti i giorni festivi e prefestivi, il sabato e la domenica e negli orari notturni. Ma per Mirandola il servizio ha cambiato, dal primo gennaio, anche sede e gestione. Il servizio ambulatoriale di Continuità assistenziale non sarà più gestito da Medibase ma esclusivamente nella sede di via Fogazzaro 6, presso l’Ospedale Santa Maria Bianca, dalle 8 alle 20. Con la reinternalizzazione del personale Ausl. E anche in questo campo i cambiamenti non mancano. Valuteranno gli utenti se in meglio o in peggio. Nell’ultimo numero (24) de l’Indicatore avevamo fornito alcune indicazioni e numeri di come la carenza di personale non risolta nel post emergenza covid, fosse stata tra le cause ufficiali della chiusura del punto nascita, nel dicembre del 2022, e di come la stessa carenza stesse mandando in crisi anche il Pronto Soccorso. Ciò soprattutto alla luce del termine dei costosi contratti con le cooperative esterne che avevano garantito, in emergenza, la continuità del servizio. Una situazione che ha spinto l’Ausl a pubblicare, alcune settimane fa, un avviso urgente per la ricerca di tre medici da destinare specificamente al Pronto Soccorso dell’ospedale di Mirandola. In attesa che questa procedura abbia il proprio esito, auspichiamo positivo, rimane comunque una situazione di forte precarietà e di emergenza. Che ora si estende anche alla gestione dell’assistenza di base. Sempre nel numero precedente de l’Indicatore abbiamo raccontato dei numerosi cambi nella rete di medici di base del distretto sanitario e nel Comune di Mirandola e dell’innesto di nuovi medici specializzandi. Oggi arriviamo alla ex Guardia Medica. Che se da un lato è stata concentrata in un unico punto non solo per Mirandola ma per tutto il distretto, è ora garantita soprattutto sul lavoro di medici specializzandi.  Di laureati in medicina frequentanti ancora i corsi di specializzazione da inserire negli organici Ausl in sostituzione di medici di base, dell’emergenza urgenza e nei nuovi CAU ne avevamo, come detto, già parlato, sottolineandone la rilevanza nel supplire alle ormai endemiche e strutturali carenze di personale. Ricordiamo che la possibilità di utilizzare gli specializzandi era stata introdotta durante l’emergenza Covid, a sostegno del personale sanitario in organico ridotto allo stremo, e per rispondere ad una situazione straordinaria e che, come tale, doveva essere superata e non era obiettivo fare diventare la regola. Cosa che invece sta diventando. Perché da due anni a questa parte la norma che consente l’utilizzo degli specializzandi in sostituzione fattuale dei medici è stata prorogata. Nuovamente, anche alcuni giorni fa, parallelamente alla manovra finanziaria. La possibilità ricorrere agli specializzandi per lavorare nei Cau, nelle strutture dell’emergenza urgenza, e nella medicina di base, in scadenza il 31 dicembre 2023, è stata prorogata al 2024. Ed è proprio in funzione di questa che l’Ausl di Modena ha potuto confermare alcuni giorni fa gruppi di specializzandi già attivati anche nella rete della continuità assistenziale, ex Guardia Medica.  Dei 22 a livello provinciale quattro opereranno nel distretto di Mirandola che, come detto, dal primo gennaio ha un unico punto di riferimento presso il locale ospedale. Tutti contratto di 24 ore la settimana e fino al maggio 2024. Anche per rimanere in tema di precarietà.