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IL "GALILEI" IN OLANDA: CHE ESPERIENZA - Indicatore Mirandolese

IL “GALILEI” IN OLANDA: CHE ESPERIENZA

Pedalare contro vento lungo interminabili piste ciclabili, ammirare distese di tulipani nelle varie gradazioni di colore e i dipinti di Van Gogh, gustare in compagnia dei nuovi amici olandesi le pannenkoeken con lo stroop, invidiare i rossi armadietti in dotazione a ogni studente a scuola… È difficile sintetizzare l’esperienza dello scambio in Olanda con il Wessel Gansfort College di Groningen vissuta dai ragazzi delle quarte della sezione liceo scientifico dell’istituto “Galilei” di Mirandola, accompagnati dai docenti Pietro Bellesia, Anna Maria Boldini, M. Cristina Marchi e Carla Tabacchini. Lasciamo la parola ai diretti interessati:
Martina: «Sono stati giorni molto intensi e indimenticabili, con la possibilità di stare a stretto contatto con una persona con abitudini e lingua differenti: mi sono sentita a mio agio e sono stata accolta con grande calore. Oltre alla formazione linguistica che offre lo scambio, la parte più bella e significativa è stata vivere in una famiglia diversa, adattarsi alle loro abitudini, parlare di culture differenti e affezionarsi a quelle fantastiche persone».
Francesco: «E’ stata un’esperienza interessante, ricca di divertimento, stupore e grandi emozioni che mi ha permesso di conoscere meglio il mio partner, la sua famiglia e le persone coinvolte nel progetto. Le attività organizzate durante il “Family Day” sono state formidabili: picnic al parco, la traversata dei canali di Groningen in canoa, esperienze veramente indimenticabili. Per la sera ci siamo spesso ritrovati insieme in party organizzati a casa di qualche partner e sono stati entusiasmanti per l’allegria e la reciprocità che si sono instaurate».
Riccardo: «Non credevo che questa esperienza sarebbe stata così rilevante. L’Olanda è un paese molto diverso dall’Italia con sconfinate campagne ricche di mulini a vento, la forma delle case con i tetti appuntiti e la grande quantità di biciclette su apposite piste sicure, circondate da canali e distese di campi verdi a volte con mucche e pecore al pascolo. E’ un paese meno inquinato e più pulito, dove c’è molto rispetto per gli altri. Nella mia “famiglia olandese” i genitori erano molto gentili e comprensivi. Ottimo il cibo! (non pensavo che mi sarebbe piaciuto soprattutto per il suo gusto speziato)» .
Letizia: «L’esperienza dello scambio ci ha regalato nuove amicizie. Si è instaurato un bel rapporto e prima di lasciarci ognuno ha dato la sua disponibilità per ospitare nuovamente il partner, magari durante una vacanza. Una delle cose che più mi ha colpito è l’indipendenza, legata anche al fatto che il mezzo più usato è la bici e non l’auto come per noi in Italia».
Arianna: «Ho appreso quanto si può imparare dagli altri, ad aprire gli occhi su realtà diverse, a come sia importante alla nostra età viaggiare e visitare luoghi unici al mondo. C’è un mondo da scoprire!».
Giacomo: «Fantastica esperienza. E’ stato un modo non solo per migliorare l’apprendimento dell’inglese ma anche per crescere e rendersi conto che conoscere una lingua straniera, è molto importante per sapersi muovere da cittadino europeo e del mondo».
Niccolò: «Questa esperienza mi è servita particolarmente per conoscere la mentalità e i modi di vivere degli olandesi. Inoltre, mi ha fatto capire che, nonostante le differenze sostanziali di gusti e pensiero, certi concetti sono quasi universali o almeno diffusi ugualmente in Europa».
Cristian: «Le cose che mi hanno stupito di più in questa esperienza sono state la gentilezza con cui le famiglie ci hanno accolto e lo stile di vita dei ragazzi olandesi che, devo ammettere, hanno un sacco di tempo libero. Questo deriva dal fatto che non hanno interrogazioni, ma soprattutto verifiche scritte e hanno meno compito assegnato per casa perché restano a scuola fino alle 15,30 del pomeriggio».
Alessandra: «E’ stato interessante notare come la scuola sia ben attrezzata e organizzata, diverso il sistema delle lezioni, gli studenti si spostano nelle diverse aule degli insegnanti; c’è molta più flessibilità anche nella scelta delle materie scolastiche e questo probabilmente piacerebbe anche a noi. Non male cominciare alle 8.30 e avere un’enorme sala dove pranzare, parlare e assistere a spettacoli! La scuola per gli olandesi è un luogo moderno e accogliente, con diversi spazi, dove muoversi secondo le necessità. E’ la loro seconda casa».
Alessandro: «Lo scambio è: il freddo in bici la mattina mentre attraversi i canali, lo sforzo nel parlare in inglese e l’ironia degli errori, la voglia di restare lì per più tempo possibile e quella di voler raccontare ogni cosa a casa, gli occhi lucidi della “mamma” olandese quando parto per l’Italia, la continua scoperta di un paese e di una cultura diversi».
Martina: «Non è stato sempre facile adattarmi specialmente alla bici troppo alta per me… ma niente è stato impossibile: una cosa è visitare un paese da turista col tuo ritmo, un’altra è vivere con una famiglia locale con le sue abitudini».
Manal: «Semplicità è il loro motto. E’ stata una grande lezione per me, ho cambiato il mio punto di vista e capito che quello che ci rende speciali sono le differenze. Ogni persona e ogni paese hanno qualcosa da insegnare agli altri».
Umberto: «Nell’incontro con gli studenti e le persone olandesi, mi ha colpito il rispetto che mostrano verso la diversità culturale e la tolleranza verso le scelte di vita altrui; mi ha anche sorpreso l’attenzione alla pragmatismo nell’organizzazione delle varie attività della vita quotidiana. E’ a volte difficile per me comprendere punti di vista piuttosto diversi dal mio, quindi penso che questa esperienza sia servita molto anche per l’apertura mentale che contribuisce a dare».
Alex e Lorenzo: «Non ci sono parole per descrivere uno scambio: devi viverlo! Spero che in futuro esperienze di questo genere si possano ripetere. Grazie alle prof. per la gestione e l’organizzazione!».

La mamma di uno degli studenti ha accompagnato le classi nello scambio. Ecco il suo commento:

«Che bello il viaggio in Olanda! Qualcosa di molto diverso da una gita, in certo senso qualcosa di molto di più e di meglio! Le modalità dello scambio infatti conferiscono un notevole valore aggiunto all’esperienza: essere ospitati in famiglia e frequentare la scuola locale con i compagni olandesi per qualche giorno consente di osservare e condividere in modo più autentico lo stile di vita, le abitudini e la cultura di chi ci ospita. L’accoglienza è stata calorosa, l’ospitalità generosa e improntata a uno spirito di grande liberà e rispetto per l’ospite. Per una settimana siamo stati integrati nella famiglia assumendone noi i ritmi e le consuetudini. Abbiamo sperimentato con curiosità la loro cucina e con una certa “fatica” le loro biciclette! Abbiamo invidiato sicuramente il loro verde curatissimo e abbiamo cenato all’ora della merenda! Grazie a questa esperienza, che ho trovato positiva e molto formativa per i ragazzi, non abbiamo solo visitato l’Olanda da turisti, ma l’abbiamo anche un po’ “vissuta”. Mi auguro che anche gli altri miei figli possano beneficiare di una così interessante ed utile opportunità».

Nazzarena

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