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FRANCESCO D’ASSISI: MADRE TERRA SORELLA POVERTÀ - Indicatore Mirandolese

FRANCESCO D’ASSISI: MADRE TERRA SORELLA POVERTÀ

La povertà, non è miseria, ma fare a meno del superfluo. Francesco D’assisi è ancora presente in mezzo a noi nonostante siano passati ottocento anni dalla sua scomparsa per il suo messaggio di fratellanza universale che lo ha ritrae tra la vita e la spiritualità, di crescere, di conoscere di dare una mano a chi ha bisogno per superare la sofferenza, tra la vita e la spiritualità, in una società in cui devono risiedere tre grandi valori come la libertà, l’uguaglianza e la fraternità. S.E. Mons. Erio Castellucci, Vescovo di Carpi della Diocesi di Modena e Carpi, Mons. Elio Castellucci è intervenuto presso la Sala della Comunità del Centro Parrocchiale di Via Posta di Mirandola – a conclusione di un ciclo di incontri organizzato dalla Parrocchia di Mirandola e dalla Comunità MASCI – San Francesco d’Assisi, dedicato al santo. Un primo incontro, il Prof. Enrico Galavotti ha approfondito la figura di Francesco d’Assisi partendo dalle fonti. Il successivo ha visto la presenza del Prof. Luca Gherardi che ha parlato del santo quale protagonista della letteratura. Il Vescovo don Erio ha proposto una riflessione sulla spiritualità soffermandosi su tre parole che hanno caratterizzato la rivoluzione francese, come Libertà, Uguaglianza e Fraternità. La libertà vede protagonista l’uomo posto in relazione con i diritti, l’uguaglianza con i doveri e la fraternità con i legami dell’uomo. La libertà e l’uguaglianza hanno caratteri prevalentemente normativi, legate da norme e da leggi, che consentono di vigilare sul rispetto reciproco. La fraternità – prosegue don Erio – è un clima che il santo riscopre con l’abbandono del superfluo, dei suoi averi, per dedicarsi alla sofferenza dell’uomo. Un passaggio importante il Vescovo lo evidenzia quando riporta al pubblico presente la differenza tra i monaci e i frati: i primi vivono da soli, hanno un rapporto gerarchico con il Padre. I secondi si pongono in relazione con gli altri in modo fraterno per vivere l’esperienza della fraternità. Nel suo cammino di spiritualità l’esperienza è vissuta in modo interiore ed esteriore, e in questa, lo scopo è rendere concreta la fraternità con i suoi fratelli dentro la comunità cristiana. Francesco d’Assisi – conclude il Vescovo – voleva testimoniare la parola di Cristo con la testimonianza del fare. A margine dell’incontro, che ha visto la sala gremita di presenze, si è parlato del fascino che riveste ancora oggi il santo e del forte legame con il presente, con il mondo attuale, con la contemporaneità. Questo perché vive la fede dentro all’uomo, in quella relazione interiore ed esteriore che lo pone sempre in ogni circostanza a stretto contatto con l’esperienza della fraternità.