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DOPO IL CDA DI AIMAG, HERA ENTRA ANCHE IN SINERGAS: PATRIMONIO PUBBLICO SEMPRE PIÙ A RISCHIO - Indicatore Mirandolese

DOPO IL CDA DI AIMAG, HERA ENTRA ANCHE IN SINERGAS: PATRIMONIO PUBBLICO SEMPRE PIÙ A RISCHIO

Vittorio Beneforti, Roberta Belardi e Roberto Dardi. Sono questi i nomi che compongono il nuovo Consiglio di Amministrazione ridotto a tre Consiglieri di Sinergs, l’azienda attiva nel settore della distribuzione e fornitura di gas, del gruppo AIMAG. Il primo, già nel CDA di Aimag, assume la carica di Presidente.

Roberta Belardi era già Responsabile Bilanci e Bilancio Consolidato presso Gruppo AIMAG mentre Roberto Dardi è uno dei top manager di Hera SPA. Con il suo ingresso nel CDA di Sinergas, Hera acquista sempre più spazio nel controllo operativo di Aimag. Rafforzando quello già ottenuto attraverso l’ingresso nel CDA della società madre con quello della principale società del gruppo operativa nel settore gas.

Dardi, in Hera, è Direttore Business Development con la responsabilità di supportare il Vertice Aziendale nella gestione dell’evoluzione del portafoglio di business, sia attraverso operazioni di acquisizione, sia attraverso sviluppi interni o attraverso gare’. Una nomina, la sua, che porta di fatto Hera, società privata quotata in borsa, nel cuore della gestione delle strategie di una società pubblica e concorrente nella fornitura di gas, così come Hera lo è nei confronti di Aimag, nella raccolta dei rifiuti. Sull’ingresso di Hera nel CDA di Aimag, avallato dal Comune di Carpi e dai sindaci delle Terra d’Argine e con la contrarietà dei comuni della bassa, ad esclusione di Concordia, ora pesa un ricorso al TAR, proposto da Mirandola e dai comuni soci dell’area nord, che ne chiede l’annullamento. Nonostante ciò si è proceduto a fare entrare Hera anche nel CDA di Sinergas. Con tutte le conseguenze, anche in termini erariali, sugli assetti della società e sulla possibilità, per Hera, di avanzare sempre più nel controllo operativo.

 

L’Assessore Roberto Lodi: “Gravissimo l’aver regalato anche Sinergas ad Hera” 

“Dopo Aimag, Hera punta a razziare anche Sinergas a costo zero. Siamo spettatori non inermi di un conflitto di interessi macroscopico: Hera, con questa mossa avallata dai Sindaci conniventi del PD, piazza il suo top manager al governo di Sinergas. La vera strategia di Hera, supportata dalla complicità di Carpi e limitrofi, non ha tardato a mostrarsi: acquisire a costo zero l’intero gruppo Aimag. Un pezzo importante del patrimonio del nostro territorio e delle sue comunità: il frutto del lavoro di generazioni si sta trasformando in una società per azioni con mission contraria a quella della sua fondazione”.

 

Il Comitato Aimag per il territorio: ‘C’era una volta Aimag’ 

“Cresceva vigorosa e sana; qualcuno la notò e ci fece qualche pensierino forse non del tutto confessabile. Chiederla pubblicamente in sposa avrebbe potuto suscitare invidie e gelosie in famiglia e sarebbe stato alquanto costoso. Meglio tentare di circuire qualche familiare per averla a tempo debito. Per amore o per interesse le ultime due amministrazioni di Carpi, assieme a Campogalliano, Novi e Soliera hanno costruito nel tempo le condizioni per portare Aimag in Hera, senza che fosse chiesta ufficialmente in sposa da quest’ultima.
Non avevano la maggioranza delle quote nel Patto di Sindacato che vigeva per imporre agli altri comuni l’operazione e allora, non avendo successo i corteggiamenti che spaziavano dall’area mantovana alla “Bassa”, hanno costituito un fortino a sud con la complicità di Bastiglia e Bomporto, addirittura due Comuni tra i fondatori di Aimag. Così raggiunsero il 54,09 delle quote in seno al Patto e il 35,16 in Assemblea dei soci.

Lasciato cadere il Patto di Sindacato, i sei Comuni si sono accordati con Hera per nominare, con la forza di questa inedita maggioranza, comprendente anche la Fondazione CRCarpi, il nuovo Consiglio di Amministrazione di Aimag, indipendentemente dai pareri e dal voto dei restanti 15 Comuni che vengono così esclusi dal governo dell’Azienda. Per questi Comuni non complici di questo disegno, si pone ora il problema di giustificare la partecipazione in Aimag senza possibilità di svolgere il controllo previsto dalle norme. In sostanza: aderire alla copertura di quello che potrebbe essere considerato un danno erariale o prepararsi a utilizzare in modo diverso le quote Aimag? Fino alla sentenza del TAR non pare che il dilemma possa essere sciolto, in ogni caso, comunque vada è bene prepararsi ai tempi non brevi della giustizia civile. Auguri, Aimag, resisti. Il tuo futuro non deve essere questo”
Comitato Aimag per il territorio