COME TARZAN SULLE LIANE - Indicatore Mirandolese
Negli anni Sessanta il campionato provinciale di pesca si svolgeva in quattro prove. Alla manifestazione prendeva parte anche la Società pescatori sportivi mirandolesi. Un anno, l’ultima tappa della competizione si svolge sul fiume Mincio a Peschiera (Vr) con raduno al ristorante Aurora alle 7.
La società mirandolese si presenta in forze, con ben quattro squadre. La prima è formata da Ettore Guerra, Quirino Mantovani, Cantarelli, Eugenio Merzi. La seconda da Remo Mattioli, Roberto Battilani, Camurri e Carlo Pontiroli. La terza da Remo Paltrinieri, Guglielmo Mantovani, Giovanni Frassoldati e Paltrinieri. La quarta da Mario Bianchi, Renzo Frassoldati, Raffaele Resca e Gabriele Irlondi.
Con nostra grande sorpresa ci aggiudichiamo la tappa di Peschiera, arriviamo primi assoluti, vincendo sia come società che individualmente e ci portiamo a casa una medaglia d’oro da17 grammi. Questo trionfo ci consente di arrivare secondi nella classifica finale provinciale, dietro solo alla Società Nasi di Modena. L’euforia è tanta e ci fermiamo al ristorante a mangiare e festeggiare la vittoria. Terminato il pranzo, ripartiamo verso casa, tutti allegri per il successo.
A un certo momento ci fermiamo per una sosta nelle vicinanze di un prato sul quale svettano due alti salici piangenti. Merzi e Mattioli corrono verso gli alberi, afferrano i rami come se fossero liane e cominciano a dondolarsi avanti e indietro, urlando come Tarzan. Poi uno si aggrappa all’altro, ma con il peso aumentato all’improvviso, il ramo si spezza e i due finiscono in mezzo alle ortiche. Potete immaginare con che risultato e con che prurito, visto che era piena estate ed eravamo tutti in pantaloni corti. Noi scoppiamo tutti a ridere.
Ma non è stata la sola vicenda buffa della giornata. In precedenza, durante i preparativi della gara, Remo prende posizione nella zona assegnatagli dal sorteggio. Si avvicina alla riva, vede un grosso sasso in acqua, ci sale sopra per studiare il luogo, ma il si muove all’improvviso e lui finisce in acqua. In quel momento passo un commissario di gara, lo guarda e gli dice: «Il regolamento proibisce di entrare in acqua dopo la coscia». Remo, bagnato fradicio da capo a piedi, lo fissa minaccioso e sibila: «Sparisci subito!». E questa è una delle tante avventure di pesca!