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[VIDEO] COME AVERE UN CANE SENZA PAURA - Indicatore Mirandolese

Quarta puntata della rubrica “Dalla parte degli animali” di Lara Dalloli.

“Ogni volta che vado dal veterinario vedo due scene tipiche, la prima è quella dei proprietari amorevoli e premurosi che, al primo tremolio del loro cane, visibilmente impaurito (rigorosamente nascosto sotto alle loro gambe) cominciano quello che io definisco “il rituale della vet-fifa”: cominciano ad accarezzare, baciare, stringere il proprio cane dicendogli “ma stai tranquillo, non succede niente, oggi facciamo solo un controllo, non tremare dai, su!”.

La seconda scena è quella dei proprietari che si sentono a disagio nei confronti dei presenti in sala d’attesa perché il loro cane piagnucola e si agita, quindi lo tirano a sé, gli dicono di stare zitto, di stare seduto, poi spiegano alle altre persone che il loro cane si comporta così perché ha paura del veterinario a causa, solitamente, di una recente operazione.

In entrambi i casi vedo proprietari innamorati dei loro cani, ma con metodologie diverse di approccio al problema della paura.

Ai proprietari della prima scena vorrei dire che il vostro adorabile metodo di abbracciare, baciare e tentare così facendo di “confortare il cane” sortisce nel vostro compagno a quattro zampe l’effetto contrario perché state rafforzando il suo stato di disagio.

Ai proprietari della seconda scena vorrei dire che il loro metodo fa aumentare il livello di stress del cane e di conseguenza la sensazione di disagio di entrambi (cane e proprietario).

La conferma di quanto dico potete trovarla guardando questi cani: nessuno di loro che viene così confortato mentre è dal veterinario smette di tremare o di agitarsi nonostante le amorevoli coccole o i solerti comandi del proprietario!

In realtà la prima cosa che dovreste fare in queste situazioni è ignorare (non guardarlo, non accarezzarlo e non parlargli) il vostro cane, così facendo gli comunicherete che non ha motivo di preoccuparsi e magari voi potreste chiacchierare tranquillamente con gli altri proprietari in modo da allentare anche la vostra tensione (solitamente quando si va dal veterinario è perché si pensa che il cane non stia bene quindi è normale essere tesi);

sono consapevole dello sforzo che implica l’ignorare il cane perché proteggerlo e prenderci cura di lui è un impulso naturale e istintivo per noi, ma l’amore purtroppo non è la soluzione a tutti i problemi dei nostri cani, è pur sempre una componente fondamentale ma è da miscelare a conoscenze cinofile come ad esempio l’etologia e la comunicazione canina, a volte ci dimentichiamo che loro non sono bambini pelosi ma cani e in quanto tali hanno esigenze ed un linguaggio diversi rispetto a noi.

La paura nei cani è una questione complessa che può nascere dai più svariati motivi, a volte da gesti inconsapevoli e fatti in completa buona fede, altre volte da situazioni esterne al nostro volere (tuoni, botti, spari), in entrambi i casi si creano nel cane delle associazioni mentali negative nei confronti di una determinata cosa, situazione, persona, etc. e queste associazioni negative permangono, a meno che non si vada ad intervenire cercando ad esempio di desensibilizzarli allo stimolo.

La desensibilizzazione è una tecnica che utilizziamo spesso per i cani paurosi o fobici, implica una modificazione comportamentale attraverso una serie di stimoli che vengono proposti al cane in modo gradualmente crescente, in questo modo si ottiene la diminuzione delle reazioni del cane allo stimolo stesso.

Potrei fare migliaia di esempi ma ogni cane è unico ed ha le sue specifiche paure (che a volte si tramutano in vere e proprie fobie) dovute a chissà quali esperienze vissute in chissà quali situazioni, riconoscere che queste paure comportano per lui (e per voi) un problema è già un primo passo, decidere di aiutarlo per risolverle è una scelta importante che andrà a migliorare la qualità di vita del cane e di conseguenza anche la vostra”.

Lara Dalloli