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SALA GREMITA A SAN FELICE PER LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO ROMANZO DI LUCA MARCHESI - Indicatore Mirandolese

SALA GREMITA A SAN FELICE PER LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO ROMANZO DI LUCA MARCHESI

Erano presenti circa 80 persone alla presentazione del libro di Luca Marchesi “L’assassino immortale” che si è tenuta mercoledì 7 febbraio presso la sala consiliare del Comune di San Felice sul Panaro. L’evento è stato seguito in diretta sulla piattaforma Civicam del Comune da 35 persone, mentre erano presenti fisicamente in sala consiliare quasi 50 persone. Su sanfelicesulpanaro.civicam.it è possibile rivedere la presentazione. L’incontro è stato organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con la biblioteca comunale di San Felice “Campi – Costa Giani”.

Ambientato in una cittadina modenese, il romanzo parte dal ritrovamento del corpo di una docente in pensione brutalmente assassinata. Il maresciallo Salvatore Milano e il pubblico ministero Eleonora De Pascalis indagano per scoprire il colpevole e s’imbattono in un fitto mistero che si estende nel corso di decenni.

Oltre allo stesso autore, hanno partecipato all’evento del 7 febbraio anche il Sindaco di San Felice Michele Goldoni e l’assessore alla Cultura Elettra Carrozzino, la quale ha stimolato il dibattito ponendo domande puntuali allo scrittore. Ampio spazio è stato dedicato al rapporto tra Luca Marchesi e il compianto Giuseppe Pederiali, noto scrittore di Finale Emilia definito dall’autore de “L’assassino immortale” non solo come un modello d’ispirazione e un mentore, ma anche come un amico. Marchesi si è soffermato anche sulle problematiche di genere che vengono toccate in diversi punti del suo romanzo e sul modo in cui i diritti delle donne sono cambiati nel corso dei decenni.

“Si tratta di uno dei molti argomenti presenti nel libro – precisa Luca Marchesi – Parte della narrazione si svolge oltre mezzo secolo fa e purtroppo all’epoca molti rapporti coniugali si potrebbero riassumere con un adagio che alcuni mariti intimavano alle mogli: ‘Magna, lavora e tàs’, che in dialetto nostrano significa ‘Mangia, lavora e taci’. Oggi per fortuna le cose sono cambiate, ma ho ritenuto importante inserire questi aneddoti, che mi sono stati raccontati dai miei famigliari, all’interno del mio romanzo. Come ho ritenuto interessante riportare nel testo alcune espressioni tipiche della nostra zona mantenendole nella loro lingua originale, ovvero il dialetto della Bassa modenese. Detto questo, ‘L’assassino immortale’ affronta tantissimi argomenti: l’amore, l’amicizia, tutti gli aspetti legati all’indagine poliziesca e perfino le arti marziali, che sono una delle mie grandi passioni. Sono contento di poter dire che al momento il romanzo sta riscuotendo un buon successo”.

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