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PROGNOSI RISERVATA PER IL FERITO PIU' GRAVE - Indicatore Mirandolese

PROGNOSI RISERVATA PER IL FERITO PIU’ GRAVE

Si è svegliato mercoledì 22 maggio, dopo che è stata tolta la sedazione, il paziente ricoverato all’Ospedale di Ravenna, ma la sua prognosi rimane riservata. È il caso più grave tra i feriti dell’incendio sviluppatosi nella notte di ieri, 21 maggio, alla palazzina di via Roma a Mirandola. Rimane ricoverata anche la seconda paziente grave, trasportata ieri all’Ospedale di Vaio a Fidenza, ma le sue condizioni migliorano: anche lei si è svegliata e respira autonomamente. Sono programmati nuovi trattamenti in camera iperbarica per oggi e domani.

Hanno passato la notte in osservazione all’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola i due pazienti dimessi da Fidenza ieri pomeriggio (tra cui il minore accompagnato dalla madre, anche lei coinvolta nell’incendio): in giornata saranno eseguiti tutti gli accertamenti necessari in base ai rispettivi quadri clinici.

Sono stati dimessi in mattinata, infine, i tre minori ricoverati a Carpi.

Ricordiamo l’impegno dell’Azienda Usl di Modena nell’emergenza.

La chiamata di soccorso per l’incendio nella palazzina di via Roma a Mirandola è giunta alle 02,50 del 21 maggio, alla Centrale operativa del 118 Emilia Est di Bologna.

Immediato l’invio dei primi mezzi di soccorso e il contatto con il coordinatore di guardia del Sistema di emergenza territoriale 118 dell’Azienda USL Modena, che ha attivato la procedura di maxi-emergenza. Si tratta di un percorso che viene messo in atto quando occorre prestare assistenza a un grande numero di persone coinvolte e che consente di allertare tutti i Pronto soccorso della provincia di Modena per l’eventuale accoglienza dei feriti. Tramite un messaggio di allerta è stato inoltre avvisato tutto il personale del Sistema di emergenza territoriale del 118 provinciale.

È stato subito allertato anche il coordinamento Anpas (Associazione Nazionale Pubblica Assistenza) e Croce Rossa Italiana per l’attivazione dei mezzi del volontariato a supporto del 118: nelle situazioni di maxi-emergenza, infatti, è fondamentale l’apporto del volontariato per l’assistenza e il trasporto di un grande numero di feriti.

Nel totale, sono state 13 le ambulanze coinvolte nell’operazione, a cui si aggiunge un’automedica dell’Azienda USL, l’elisoccorso inviato da Bologna e il mezzo di coordinamento del 118 dell’AUSL di Modena. Avvisate nella notte anche la Protezione civile e la Prefettura per un primo aggiornamento sull’evento.

Per una gestione ottimale dell’emergenza, l’organizzazione del 118 ha disposto la presenza di un coordinatore operativo sul luogo dell’evento, di uno in Pronto Soccorso a Mirandola, e uno presso la sede del servizio emergenza territoriale 118 a Modena. In Pronto Soccorso a Mirandola per il coordinamento in loco delle operazioni è stato presente il direttore del Dipartimento interaziendale di emergenza-urgenza, il dottor Stefano Toscani.