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Mirandolexit, Azzolini “Gestione Polizia municipale è la cronaca di un disastro” - Indicatore Mirandolese

“Non c’è ancora chiarezza su quante risorse pubbliche serviranno per riacquisire i mezzi e le strumentazioni rimaste in Unione e soprattutto su quanti agenti Mirandola potrà contare per il controllo del territorio che oggi la giunta presidia più con i comunicati stampa e le fotografie in posa sui social che con un aumento dei servizi”, con queste parole il segretario Pd di Mirandola Marco Azzolini critica la scelta dell’amministrazione leghista di gestire in modo autonomo il servizio di Polizia municipale. La nota:

“Il rientro della Polizia municipale era stato presentato quasi un anno fa dalla giunta leghista come una svolta e una priorità epocale, invece da allora si è ridotto alla cronaca di un disastro annunciato. Non c’è ancora chiarezza su quante risorse pubbliche serviranno per riacquisire i mezzi e le strumentazioni rimaste in Unione e soprattutto su quanti agenti Mirandola potrà contare per il controllo del territorio che oggi la giunta presidia più con i comunicati stampa e le fotografie in posa sui social che con un aumento dei servizi. La maggioranza di governo tenta goffamente di scaricare le responsabilità come al solito sugli altri e ancora una volta nel mirino c’è Ucman, l’ente che prima hanno azzoppato maldestramente con un’uscita che non si è ancora conclusa e che, per quanto fa loro comodo, vorrebbero continuasse a funzionare come se nulla fosse. La confusione è grande in casa leghista, proporzionale all’imbarazzo di chi aveva annunciato l’uscita di Mirandola da Ucman per il 1° gennaio 2020 e si trova ora in mezzo al guado perché la realtà è più complicata dei proclami. Adesso intervengono sulla politica di Ucman rispetto a un servizio da cui Mirandola è uscita, e dunque non ha più voce in capitolo; contestano decisioni assunte legittimamente, fingendo di confondere, giusto per infiammare i toni della polemica, le competenze della giunta e con quelle del Consiglio. Con il rammarico malcelato che i servizi dell’Unione sopravvivano, nonostante l’uscita di Mirandola. Il deputato leghista Golinelli sembra un marziano appena atterrato a Mirandola: non lo sapeva che sarebbero partiti con solo 14 operatori, che per le assunzioni ci sono delle procedure e dei tempi?

Sono ormai troppe e insostenibili le contraddizioni della politica leghista su questo territorio e dalle quali è oramai impossibile per il Carroccio svincolarsi.

A pagare il conto di questa situazione saranno i cittadini perché avranno meno sicurezza per le loro famiglie e gli agenti della Polizia municipale, perché se la giunta vorrà mantenere i servizi all’altezza dovrà sovraccaricarli di lavoro e responsabilità. A Mirandola serve un futuro diverso.

DI SEGUITO LE DUE NOTE STAMPA INVIATE DALSEGRETARIO DEL PD AZZOLINI IN RISPOSTA ALL’ASSESSRE ROBERTO LODI E AL SINDACATO DI POLIZIA LOCALE CSA RAL

15 febbraio 2022

Mirandola, Azzolini “La giunta non usi i vigili come scudo”

Nota del segretario Pd di Mirandola Marco Azzolini

Il segretario Pd di Mirandola Marco Azzolini risponde all’assessore Roberto Lodi che ha accusato il Partito democratico di offendere il lavoro degli operatori della Polizia municipale: “E’ lecito chiedersi se non ci sia il rischio di sovraccaricare il personale di lavoro e responsabilità, la nostra è una preoccupazione a tutela del personale e della necessità di garantire agli operatori le migliori condizioni di lavoro”. La nota:

“Per leggere nella mia risposta all’onorevole Golinelli un attacco al lavoro della Polizia municipale e un tentativo di discredito degli operatori di Mirandola ci vogliono o una grande faccia tosta, per cambiare le carte in tavola e usare la PM come scudo delle scelte della giunta, o una notevole coda di paglia. Noi abbiamo giudicato le scelte della giunta e della Lega, non il lavoro dei vigili, che, non abbiamo dubbi, prosegue con la stessa professionalità e lo stesso impegno profuso in sede di Unione. A meno che non sia proprio l’assessore Lodi a insinuare che il lavoro degli stessi operatori fosse scarso quando erano in Unione e sia improvvisamente diventato straordinario con il ritorno sotto il campanile. Sarebbe una tesi insostenibile, visto che lo stesso comandante – di ieri e di oggi -, ha certificato che negli ultimi tre anni, sul territorio della sola Mirandola, i posti di controllo sono saliti del 138%, i veicoli controllati del 135%, i servizi in centro del 82%. I controlli nei parchi sarebbero aumentati di 145 volte e di 14 volte i controlli al commercio. I controlli degli stranieri, tema così caro ai leghisti, sono aumentati del 60%. Se anche ora le attività proseguono allo stesso ritmo non possiamo che rallegrarci e compiacerci con gli agenti, mentre i numeri e i confronti li potremo fare e li faremo, come dice Lodi, su periodi analoghi. Tuttavia, alla luce dei dati sopra citati, è lecito chiedersi e chiedere se non ci sia il rischio di sovraccaricare il personale di lavoro e responsabilità, visto che siamo sotto organico e che, anche a pieno organico, il personale su cui distribuire i servizi sarebbe comunque inferiore a quello dell’Unione. Se si legge in buona fede, si capisce bene che questo non è un attacco, ma una preoccupazione a tutela del personale e della necessità di garantire agli operatori le migliori condizioni di lavoro. D’altronde, se tutto va bene, non si capisce la polemica contro l’Unione e la pretesa che l’Unione si accodi alle decisioni di Mirandola. Tralascio gli attacchi personali: evidentemente Lodi è convinto di essere l’unico mirandolese ad avere a cuore Mirandola e che l’unico modo per dimostrare attaccamento alla città sia di andare d’accordo con lui”.

17 febbraio 2022

Mirandola, Azzolini “Siamo dalla parte dei vigili”

Nota del segretario Pd di Mirandola Marco Azzolini 

Il segretario Pd di Mirandola Marco Azzolini risponde a Giulio Bedendi e Alessandro Sgarbi, agenti della polizia locale e membri del sindacato CSA RAL, che si sono sentiti attaccati dalle critiche del Partito democratico alla gestione del servizio: “Le nostre critiche sono rivolte alla giunta”. La nota:

“Gentilissimi agenti Bedendi e Sgarbi del sindaco CSA RAL, voglio rassicurarvi: siamo dalla stessa parte nella difesa dell’operato e della professionalità dei componenti del corpo di polizia municipale. Se leggete bene quello che ho scritto, avreste sicuramente difeso meglio i vostri colleghi e avreste evitato di prendere parte al dibattito politico. Io non ho accusato gli agenti di ‘mettersi in posa’, ma ho scritto che ‘la giunta presidia’ il territorio più con comunicati e foto che con nuovi servizi.

L’impennata di foto che in questo periodo riguarda la polizia municipale, guarda caso dopo l’uscita dall’Unione, sa solo di propaganda. Io sono preoccupato dell’effettivo livello di servizio che può essere offerto ai cittadini a seguito di questa scelta di riorganizzare il corpo a livello comunale. Ad aprire la polemica non è stato il Pd, ma i principali esponenti di questa maggioranza, che a pochi mesi dall’inizio della nuova gestione, sono in difficoltà e cominciano, come loro solito, ad assegnare responsabilità a chiunque. L’assessore Lodi ha aggiunto che veniamo da ‘anni di inadempienze della gestione Ucman’ e anche questo è un modo per tirare in mezzo il corpo di polizia municipale. Perché su questo non dite nulla? Delle due l’una: o in Unione gli agenti non facevano il loro dovere per il bene di Mirandola, oppure lo facevano e allora anche adesso stanno continuando a fare semplicemente e correttamente il loro dovere, cosa della quale ovviamente li ringraziamo.

Altra cosa sono naturalmente l’efficienza e l’organizzazione del servizio, che potremo misurare solo alla fine, ma anche in questo caso avremo bisogno di spiegazioni convincenti, dato che i responsabili sono gli stessi che erano in Unione. Per concludere, un conto è difendere l’operato dei colleghi, un conto è condividere le scelte della giunta e sostenerle pubblicamente”.