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MIRANDOLA, BIBLIOTECA “E. GARIN”: ALCUNE DOVEROSE PRECISAZIONI - Indicatore Mirandolese

MIRANDOLA, BIBLIOTECA “E. GARIN”: ALCUNE DOVEROSE PRECISAZIONI

Giunte dall’Amministrazione comunale dopo la nota inviata dal Consigliere PD Alessandra Mantovani che riportiamo sotto.

L’Amministrazione comunale in merito alla biblioteca comunale “E. Garin”, precisa come alcun tipo di servizio ordinario sia stato, né tantomeno sarà interrotto nelle prossime settimane. Nella giornata di ieri – martedì 28 Giugno – si rende noto di come siano stati ultimati i lavori di spostamento del “desk” di ricezione. Una modifica celere, fortemente voluta al fine di isolare acusticamente in maniera più efficiente tutte le aree studio. Questo semplifica il lavoro del reference, che opererà in una zona più circoscritta, nelle ore di copertura finalizzate al prestito di libri e volumi.

La sede provvisoria di via 29 Maggio, dopo rapidi lavori di efficientamento durante le operazioni di trasloco ancora in corso, possiede attualmente, 80 postazioni studio. Una situazione in via di aggiornamento e per la quale sono in questi giorni in corso, ulteriori studi al fine di raggiungere un sensibile, ma aggiuntivo ampliamento delle sedute. Le postazioni studio sono, attualmente, suddivise in tre aree delimitate, nonostante i lavori di scarto, revisione e ricatalogazione in corso, secondo criteri di silenziosità, al fine di tutelare ed agevolare al massimo lo studio in questo delicato momento, relativo particolarmente alla preparazione degli esami universitari.

L’Amministrazione comunale tiene a ringraziare anche la Consulta del Volontariato per la disponibilità a collaborare finalizzata all’estensione dell’apertura delle sale studio il martedì e il venerdì pomeriggio. Ogni giorno infatti è garantito l’accesso al pubblico dalle 9 alle 19 (il lunedì, il mercoledì e il giovedì, mentre al martedì e al venerdì con chiusura in pausa pranzo) – unica biblioteca nel periodo estivo a restare aperta tutti i pomeriggi fino alle ore 19 ad avere l’orario più esteso dell’Area Nord – tranne il sabato (solo mattino). Si puntualizza inoltre che nessuna situazione emergenziale sia stata addossata ad essi, anzi si è potuto contare su di una continua e costante attività di dialogo e concertazione.

Una serie di attività, completamente scevre da ogni logica di propaganda, messe in campo al fine di preservare un bene pubblico prezioso non solamente per Mirandola e per i suoi fruitori, bensì per tutto il distretto dell’Area Nord.

Infine si precisa che non è previsto ad oggi nessun slittamento nella consegna del cantiere di piazza Garibaldi, come è stato tra l’altro ribadito nel Consiglio comunale di lunedì 27 giugno.

A ciò si anticipa pubblicamente che l’Assessore alla Cultura Marina Marchi ha dato piena disponibilità, raccogliendo l’invito della lettera anonima, firmata con lo pseudonimo generico di “Fruitori del Servizio della Biblioteca Comunale”, per un incontro costruttivo e di confronto presso la Sala Giunta del Municipio in data mercoledì 6 luglio alle ore 10.00.

 

BIBLIOTECA: TROPPE FALLE NELLA ‘SOLUZIONE-PONTE’

Messa insieme dall’Amministrazione in fretta e furia, dopo che è stato sollevato da più parti il problema di una paventata ed estesa chiusura estiva della Biblioteca Garin di Via 29 Maggio, la cosiddetta ‘soluzione-ponte’, come non era difficile prevedere, si sta rivelando insoddisfacente per gli utenti. Spazi limitati e non pienamente adeguati nemmeno ad essere adibiti a sala studio, orari ridotti, drastica riduzione del prestito. Sappiamo di numerose proteste di cittadini  e addirittura di una raccolta firme  partita da alcuni studenti, frequentatori abituali della  biblioteca.

Ciò che preoccupa l’utenza è poi non sapere cosa avverrà dopo la chiusura estiva, a partire da Settembre, nelle more della consegna dell’edificio di Piazza Garibaldi, sede del nuovo polo culturale e bibliotecario, la cui data presunta slitta verso la fine del 2022 e, secondo voci sempre più ricorrenti, a gennaio/febbraio 2023.

Che dire? Appare evidente che sono stati fatti errori di valutazione, a partire dalle tempistiche. Perché non conservare più a lungo a disposizione dell’utenza gli spazi della Biblioteca di Via 29 Maggio? La Provincia, a cui l’Amministrazione ha più volte dichiarato di dover inderogabilmente cedere questi spazi a Settembre perché fossero adibiti ad uso scolastico, ci risulta abbia comunicato per tempo al comune di Mirandola la disponibilità a utilizzare 4 aule già allestite, presenti nei moduli Pmar 26, non più utilizzati dall’ITS .

E dunque? A quale urgenza ha risposto questa gestione del trasloco se non quella di ridurre drasticamente l’impiego del personale necessario a garantire l’apertura della Biblioteca? Sappiamo che l’Amministrazione oggi sta interpellando le associazioni di volontariato perché diano la loro disponibilità a garantire l’apertura degli spazi a integrazione delle riduzioni orarie. E questo, oltre che discutibile sotto vari punti di vista, formali e sostanziali,  è la riprova di quel modo di procedere a vista che ha caratterizzato tutta la gestione di questi passaggi.

In realtà tutti sappiamo che un trasloco impegnativo come quello in atto può avere tempistiche lunghe e prevedere anche l’interruzione temporanea del servizio. Ma queste condizioni di necessità, perché risultino comprensibili e condivise dai cittadini, devono avere termini cronologici certi, sia nella durata che rispetto alla disponibilità dei nuovi spazi. Proprio quegli elementi su cui a oggi non c’è nessuna sicurezza.