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LETTERA DELL'EX CONSIGLIERE MARIA GRAZIA ZAGNOLI SU DI UN EPISODIO NON PIACEVOLE, CAPITATOLE - Indicatore Mirandolese

LETTERA DELL’EX CONSIGLIERE MARIA GRAZIA ZAGNOLI SU DI UN EPISODIO NON PIACEVOLE, CAPITATOLE

L’ex Consigliere comunale Maria Grazia Zagnoli, racconta un episodio poco piacevole capitatole

Mercoledì 24 maggio sono stata protagonista all’ospedale di Mirandola di un episodio oltremodo spiacevole.

Essendo io ingessata in parti del corpo che mi costringono a letto immobile in posizione orizzontale ho dovuto obbligatoriamente richiedere l’intervento di una autoambulanza del 118 per poter effettuare una modifica necessaria al gesso.

Tutto bene il trasporto e questo piccolo intervento che medici e infermieri, gentili e competenti, mi hanno puntualmente effettuato.

Pronta e contenta di poter tornare a casa ho saputo che il servizio di rientro alla mia abitazione tramite l’autoambulanza del 118 che mi aveva ritirato non era possibile e che tale servizio non è previsto; Occorreva assolutamente prenotare un’autoambulanza alle varie Croci Blu del territorio; a tal proposito le mie figlie hanno fatto circa 35 telefonate a tutte le Croci Blu e associazioni limitrofe del territorio e fuori provincia che gestissero una autoambulanza ma senza riscontro positivo in quanto  tutte erano impegnate, cosa a loro detto, abbastanza normale e di prassi.

Ovviamente l’autoambulanza dell’Ospedale di Mirandola non poteva muoversi in quando doveva rimanere disponibile per eventuali interventi di urgenza.

Fatto sta che ho dovuto restare in ospedale sul lettino di una barella per diverse ore, come potrete immaginare con un certo disagio nonostante l’assistenza che mi era prestata dal personale, senza sapere se e quanto avrei potuto tornare a casa.

Finalmente dopo ulteriori ricerche la Croce Rossa di Carpi, trovando uno spazio di tempo resosi possibile per rinuncia al servizio di altro utente, è intervenuta e mi ha riportato a casa.

Ho deciso di rendere pubblica questa lettera affinché tutti i cittadini di Mirandola e paesi limitrofi sappiano a quali disguidi e disagi si può facilmente incorrere se per motivi di salute si deve obbligatoriamente ricorrere ad un trasporto in autoambulanza, pur a spese proprie.

Occorre far presente che il nostro bacino di utenza dell’area nord riguarda una popolazione di circa 90.000 abitanti e pare assurdo che non si possa disporre in ambito ospedaliero di una autoambulanza in più per poter gestire questi casi di trasporti emergenziali che poi non sono così limitati,

E’ chiaro comunque che questi mezzi, sotto controllo assiduo ed attento anche dei medici di base, devono poter essere utilizzati dai cittadini solo nei casi di effettiva emergenza e necessità.

Mi è molto dispiaciuto, da cittadina di Mirandola, dover constatare questo disagio che mi è capitato ma come sempre, fiduciosa nelle pubbliche istituzioni e nella politica costruttiva del territorio, mi auguro che siano presi gli opportuni provvedimenti affinché tali disguidi in futuro non abbiamo più ad accadere agli utenti del nostro Ospedale di Mirandola