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LE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO FANNO RETE CON LA MUSICA: 270 MILA EURO AL PROGETTO “SCUOLE APERTE” - Indicatore Mirandolese

LE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO FANNO RETE CON LA MUSICA: 270 MILA EURO AL PROGETTO “SCUOLE APERTE”

Potenziare le opportunità educative ed aggregative dei ragazzi della fascia d’età 10-14 anni per contrastare le situazioni di disagio ed emarginazione sociale, compresa la dipendenza da Internet; valorizzare gli interessi dei giovani, offrendo loro occasioni di coinvolgimento e responsabilizzazione; fornire una risposta di comunità, in modo che tutti i soggetti con funzioni educative concorrano in modo consapevole e responsabile al benessere e alla crescita dei minori. Sono questi i principali obiettivi del progetto “Scuole aperte” promosso dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord, che ha ottenuto un finanziamento di 270 mila euro dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il progetto è stato elaborato insieme alla Fondazione Scuola di Musica “Carlo e Guglielmo Andreoli” e alle istituzioni scolastiche del territorio dell’Area Nord (Direzione didattica di Mirandola, Scuola secondaria di primo grado Francesco Montanari di Mirandola, Istituto comprensivo Sergio Neri di Concordia sulla Secchia e San Possidonio, Istituto comprensivo Giacomo Masi di Cavezzo, Istituto comprensivo di San Prospero e Medolla e Istituto comprensivo Elvira Castelfranchi di Finale Emilia).

Il territorio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord conta una popolazione scolastica dai 6 ai 14 anni di oltre 6.400 alunni. È stato calcolato che almeno il 10 per cento degli alunni della fascia 10-14 anni abbia subito disagi a seguito dell’emergenza sanitaria di Covid-19, per la frequenza discontinua e l’aumento dell’isolamento sociale. Destinatari del progetto saranno circa 930 studenti.

Scopo del progetto è di offrire ai ragazzi di quella fascia d’età attività laboratoriali e di gruppo, in orario scolastico ed extrascolastico, su tematiche di loro interesse, che costituiscano sia strumento di potenziamento delle competenze personali che occasione di relazione ed inclusione.

«Il progetto – spiegano i promotori – rappresenta un’opportunità per contrastare la solitudine e la dipendenza da Internet. Le attività proposte intendono promuovere la capacità di sviluppare resilienza, autonomie e competenze di cittadinanza. Per favorire e sostenere la partecipazione alle attività saranno inserite figure di tutor, che hanno dai 18 ai 25 anni».

Come già avvenuto in occasione del sisma del 2012, che aveva imposto alle istituzioni educative del territorio di lavorare in rete con la Scuola di Musica per contrastare i danni sociali e culturali a carico delle fasce più deboli, anche nella nuova emergenza la Fondazione “Andreoli”, che opera su tutto il territorio e rappresenta un modello positivo di competenze e capacità di adattamento, offre alle istituzioni scolastiche progetti di educazione musicale, qualificando la didattica delle competenze specifiche nell’ambito della musica, del teatro, della comunicazione e dell’inclusione e contribuendo a valorizzare ulteriormente l’offerta formativa delle scuole.

I laboratori si svilupperanno in molteplici direzioni: dal progetto “Rullifrulli teatro” a una web radio che trasmetterà testi prodotti dai ragazzi, dibattiti, interviste, podcast e musiche autoprodotte, da un’attività di produzione di brani originali diffusi sulle piattaforme di condivisione e streaming a un doposcuola specializzato, basato sul riconoscimento degli stili cognitivi personali. Si stima che i tutor dedicati ai ragazzi effettueranno, complessivamente, 2.895 ore per tutte le azioni e per l’intera durata del progetto.

Il progetto, finanziato per 270 mila euro dal Dipartimento a capo del quale oggi c’è la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, è cofinanziato per 42.500 euro dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord.