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"CIAO ELVINO, MIRANDOLA TI E' GRATA PER QUELLO CHE HAI FATTO, PER IL BENE CHE LE HAI VOLUTO" - Indicatore Mirandolese

“CIAO ELVINO, MIRANDOLA TI E’ GRATA PER QUELLO CHE HAI FATTO, PER IL BENE CHE LE HAI VOLUTO”

Il Duomo di Mirandola gremito per l’ultimo saluto ad Elvino Castellazzi. Ognuno nei suoi pensieri e nelle sue preghiere col suo ricordo più personale e intimo. Dalla Città alle frazioni, ma anche dalla provincia, da Folgaria – luogo che amava – Sona, Verona, perfino dalla Valle d’Aosta. “Elvino ha abbracciato la nostra vita…” ha detto Don Fabio esprimendo il sentimento unanime dell’assemblea…

Parole poi raccolte dal Sindaco di Mirandola Alberto Greco alle quali ha aggiunto “…Nessuno oggi vorrebbe essere qui”.

“Il suo è stato un genuino e grande amore per Mirandola, e per le persone soprattutto: tutte quante, dai bambini agli anziani. Elvino aveva un cuore buono votato in modo sincero e spontaneo all’amore per gli altri. Ci mancherà e ci mancherà tanto.

La sua morte improvvisa lascia un vuoto profondo in città ed in particolare in tutta la comunità mirandolese. Quella stessa che ha sempre apprezzato la sua incredibile genuinità ed instancabile vitalità.

A tratti Elvino era burbero e irruento, ma era, però, sempre pronto a sorridere e non tirarsi indietro davanti a nulla. Impossibile non ricordare in proposito il suo febbrile impegno, nelle ore immediatamente successive al sisma, con una mano come sempre rivolta verso chiunque ne avesse bisogno.

Anche nelle difficoltà aveva quella capacità innata di portare la luce e il buonumore: sia attraverso gli eventi che organizzava insieme a Franciacorta – Società storica di volontariato di Mirandola di cui era Presidente ed il primo ad impegnarsi in ogni occasione in modo indefesso – sia in tutti gli altri momenti come le visite agli anziani nelle case di riposo, le feste coi bambini, in piazza o con le società sportive. Sempre con quel saluto gioviale che immancabilmente portava una ventata di allegria. Sempre con un unico desiderio, ogni volta: vedere sorridere le persone.

Ci mancherà tutto questo, come pure la sua vitalità e quella spinta propulsiva che caratterizzava un carattere forte e laborioso che ha saputo entrare nei cuori di tante generazioni di mirandolesi. Coinvolgendoli attraverso quell’amore per Mirandola che metteva in ogni manifestazione od evento, al punto di dare lustro alla città fin oltre i confini provinciali e regionali.

A venir meno oggi non è solo una figura baricentrica per l’intera comunità ed incarnazione di quella mirandolesità, anima di centinaia di iniziative che hanno coinvolto generazioni di cittadini e centinaia di migliaia di persone.  È prima di tutto un amico a cui tutti dobbiamo qualcosa.

Grazie Elvino, ciao Elvino!

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