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I SINDACI: "POTENZIARE LA SICUREZZA NELLA BASSA" - Indicatore Mirandolese

I SINDACI: “POTENZIARE LA SICUREZZA NELLA BASSA”

Un salto di qualità sul tema della sicurezza con l’introduzione di nuovi strumenti di prevenzione e maggiori sinergie nelle relazioni istituzionali. Lo hanno chiesto con un documento i nove sindaci dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord al prefetto di Modena Maria Patrizia Paba, nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolta a Mirandola lo scorso 8 febbraio.

Partendo dal principio che la sicurezza è un problema culturale e di comunità e che quindi coinvolge tutti, i sindaci hanno proposto di formalizzare con la Prefettura un patto per la sicurezza attraverso la firma di un protocollo d’intesa tra Unione e Prefettura. Il documento prevede la realizzazione di campagne informative per sensibilizzare i cittadini fornendo loro consigli e modelli di comportamento per prevenire, per quanto possibile, le truffe; di predisporre un sistema video di sorveglianza dei varchi di entrata più importanti nei Comuni dell’Unione; di avviare un progetto di “controllo di vicinato”, previa formazione dei cittadini da parte del personale delle forze dell’ordine; di intensificare i controlli nei cantieri effettuati di concerto con polizia locale, guardia di finanza, Ispettorato del lavoro, Inps e Inail; di utilizzare e coinvolgere maggiormente la vigilanza locale, come già avvenuto in altre realtà.

L’Unione sottoscriverà poi un accordo con la Regione Emilia – Romagna per trovare le risorse e le competenze per avviare i progetti previsti nel protocollo con la Prefettura.

Ma non solo. I nove sindaci dell’Unione inizieranno a breve una serie di incontri con parlamentari modenesi e sindacati di polizia con l’obiettivo di ottenere più uomini delle forze dell’ordine nell’Area Nord.

L’Unione, inoltre ha aggiunto 100 ore alla convenzione con la cooperativa che affianca la polizia di Stato nella gestione amministrativa delle pratiche di immigrazione, riducendo in questo modo il lavoro burocratico degli agenti, più liberi di presidiare il territorio.

Infine i singoli Comuni si impegneranno, sulla scorta di quanto fatto recentemente da Mirandola, a erogare contributi ai cittadini per l’installazione di sistemi di sicurezza o impianti di allarme presso le abitazioni private.