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BAMBINI DA PROTEGGERE: PROTOCOLLO AREA NORD CHE INDICA PERCORSI E AZIONI PRATICABILI - Indicatore Mirandolese

BAMBINI DA PROTEGGERE: PROTOCOLLO AREA NORD CHE INDICA PERCORSI E AZIONI PRATICABILI

L’anno educativo e scolastico del Distretto di Mirandola è iniziato con un importante appuntamento formativo: il 5 settembre presso l’Auditorium di Medolla, circa 100 educatrici nido e insegnanti della scuola dell’infanzia hanno partecipato all’incontro dal titolo “BAMBINI DA PROTEGGERE, un protocollo in Area Nord che indica percorsi ed azioni praticabili”. L’incontro è stato una preziosa occasione di confronto sulle tematiche relative alla tutela dell’infanzia e alle strategie possibili per rendere sempre più efficace il lavoro di rete e di integrazione che vede coinvolti vari soggetti istituzionali. In particolare, il focus è stato posto sulla fase di rilevazione del pregiudizio e del sospetto reato che può coinvolgere un minore e sugli strumenti di aiuto e sostegno che scuola e servizi possono offrire alle famiglie residenti sul territorio. Sono stati ampiamente approfonditi i contenuti del “Protocollo provinciale interistituzionale per la tutela dei minori in situazioni di disagio, sospetto abuso e maltrattamento” oltre che delle linee di indirizzo regionali per l’accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento e abuso. L’incontro è stato condotto dalla dottoressa Luigina Camponero, responsabile del Servizio Sociale dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord ed ha visto un’ampia e proficua partecipazione. È previsto un secondo appuntamento per il 19 settembre che sarà ulteriore occasione di approfondimento dei temi trattati oltre che di condivisione di strumenti operativi efficaci e nuovi spazi di collaborazione attivabili. Il Presidente dell’Ucman Alberto Calciolari al riguardo dichiara: «Esprimo vera soddisfazione per l’iniziativa che rappresenta un importante momento formativo per gli operatori e una iniziativa di significativo consolidamento della rete inter-istituzionale di protezione dei bambini e ragazzi. La consapevolezza dei percorsi da attuare è infatti il primo strumento per una efficace azione di prevenzione di ogni forma di disagio grave o di pregiudizio per i nostri cittadini in crescita.»