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SEI SECOLI DI STORIA IN UN CONCERTO IN FIERA - Indicatore Mirandolese

SEI SECOLI DI STORIA IN UN CONCERTO IN FIERA

Insieme hanno quasi sei secoli di storia: sono la Filarmonica “Guglielmo Andreoli” di Mirandola e la Banda cittadina d’Iseo, che domenica 19 maggio alle 17.30 si esibiranno in via Pico (in caso di maltempo all’aula magna “Montalcini” di via 29 maggio) nell’ambito della Fiera di maggio, in un concerto a ingresso gratuito. Il repertorio sarà vario e adatto a un pubblico eterogeneo. I due corpi bandistici, tra i più antichi in Italia tra quelli ancora in attività, si sono “gemellati” nel 2018.

La storia della Banda cittadina d’Iseo affonda le radici nel 1656, quando compare per la prima volta, nelle cronache della Parrocchia, un riferimento al “Complesso Musicale” antenato dell’attuale ensemble. Dopo varie vicissitudini la Banda fu molto probabilmente ricostituita nel 1860 e il 22 novembre 1861 festeggiò la solennità di Santa Cecilia, patrona della musica e dei suonatori. Sopravvissuta a due guerre mondiali, la Banda si ricompose con il nome di “Bandina Penna Nera” nel 1946. Nel 1950 si fuse con la Banda dell’Oratorio salesiano, dando vita all’attuale corpo bandistico, diretto dal maestro Costanzo Manza.

Molto longeva è anche la Filarmonica “Andreoli”, una delle società più antiche della provincia di Modena e una delle bande storiche dell’Emilia Romagna. La nascita di una banda musicale a Mirandola durante il triennio napoleonico (1796-1799), pur riconducibile agli ideali rinnovatori della Rivoluzione francese, si collega ad una tradizione musicale locale preesistente, che data almeno al Seicento, con la famiglia Pico. Nei primi decenni dell’Ottocento l’ensemble perse progressivamente le sue connotazioni militari e assunse una precisa funzione civica, prendendo il nome, nel 1837, di “Banda Filarmonica”. Direttore dal 1902 al 1908 fu il livornese maestro Giuseppe Nenci, che riuscì a trascinare i membri del gruppo in una realtà musicale di gran livello. Dopo guerre e fascismo la banda rinacque nel 1945 col maestro Serafino Giglioli, al quale succedettero Renzo Chiozzini, Rino Polacchini e Mirco Besutti. Dal 1996 alla guida della Filarmonica c’è il maestro Gianni Malavasi, che prosegue una tradizione di grande qualità.