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WEST NILE PIU' ATTENZIONE NELLA PREVENZIONE - Indicatore Mirandolese

WEST NILE PIU’ ATTENZIONE NELLA PREVENZIONE

La Regione Emilia-Romagnaha rafforzato le misure previste dal Piano regionale di sorveglianza e controllo della malattia di West Nile. Il sistema di sorveglianza ha, infatti, rilevato una circolazione del virus nelle zanzare comuni della Bassa pianura modenese e bolognese, a nord della via Emilia. Non risultano al momento casi nell’uomo. È rafforzata tuttavia la sorveglianza sanitaria in tutta la regione sui casi sospetti di malattia neurologica compatibili con la malattia di West Nile.

Per ridurre la possibilità che si diffonda la malattia nell’uomo,la Regioneha sollecitato i Comuni perché siano intensificati gli interventi di contrasto alla proliferazione della zanzara, sia con ulteriori interventi di lotta antilarvale, sia con interventi straordinari contro le zanzare adulte in occasioni di manifestazioni pubbliche all’aperto.
Ai Comuni e alle Aziende Usl è chiesto inoltre di rafforzare le iniziative informative rivolte ai cittadini sul virus West Nile e sulle misure di protezione dalle punture di zanzara. La migliore misura di prevenzione della malattia consiste infatti nell’evitare le punture di zanzara.

La Regione ha inoltre attivato misure di controllo specifiche sulle donazioni di sangue e di organi nelle aree interessate.
È stata complessivamente rafforzata la sorveglianza entomologica e veterinaria, con catture di zanzare e di uccelli selvatici (il potenziale serbatoio del virus) per raccogliere maggiori informazioni sull’entità della circolazione virale.
In Emilia-Romagna erano stati registrati rispettivamente tre casi della malattia di West Nile  nel 2008 e nove nel 2009. Da allora, oltre a non essersi manifestato più alcun caso nell’uomo, nel 2011 e nel 2012 non erano emersi segnali di circolazione del virus.

La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, manifestazioni cutanee. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona.
I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale. La forma grave della malattia interessa principalmente le persone anziane o con ridotta efficienza del sistema immunitario.

Cosa fare per proteggersi dalle punture di zanzare
Le misure per proteggersi vanno applicate, in considerazione delle abitudini crepuscolari di questo insetto, nelle ore serali-notturne (da maggio a novembre).

All’interno degli edifici il metodo più efficace è l’utilizzo di zanzariere, a maglie strette, applicate a porte-finestre e finestre, ma anche direttamente sul letto; in alternativa, è possibile utilizzare, sempre con le finestre aperte, zampironi o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.

Nei luoghi all’aperto dovrebbero essere indossati indumenti di colore chiaro – quelli scuri o colorati sono più attrattivi per gli insetti – che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi).
Vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti.
Un buon livello di protezione è assicurato dall’uso di repellenti cutanei per uso topico (direttamente sulla pelle). Le sostanze repellenti applicate sulla cute ostacolano, infatti, il raggiungimento della pelle da parte della zanzara, impedendo ai sensori delle zanzare di intercettare i vasi sanguigni. 

Questi prodotti vanno applicati sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto. Occorre ripetere il trattamento dato che i prodotti evaporano rapidamente e vengono eliminati con la sudorazione.
Nell’uso di questi prodotti bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e va adottata grande cautela con i bambini o su pelli sensibili. I repellenti non vanno applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa; possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentarne l’effetto protettivo.

 

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