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"VICENDA ERRANI, FACCIAMO DELLA DISCONTINUITA' UN'OCCASIONE" - Indicatore Mirandolese

Una condanna a un anno per falso ideologico: le doverose dimissioni e una richiesta di restare (nonostante tutto) per dare continuità a quanto fatto finora, come se una condanna in appello fosse poco più di un disguido burocratico.

Dalla vicenda “Terre Emerse” è uscita l’immagine di un Governatore, che, se avesse dedicato ai terremotati la metà della solerzia riservata al fratello, oggi avremmo una ricostruzione senza burocrazia, intoppi e balzelli. I Sindaci della Bassa hanno prontamente fatto quadrato attorno a quella che, a loro dire, era una delle figure insostituibili della ricostruzione. Vorremmo allora rassicurarli sul fatto che di meglio si può fare, anzi forse la discontinuità con la gestione Errani potrebbe essere addirittura un’opportunità. Ricordate i rimborsi col tetto massimo dell’80 per cento?

Fu forse un atto di coraggio e determinazione quello che portò Errani ad accettare una così iniqua, per non dire assurda, copertura? Eppure egli riuscì persino a fregiarsi del grande risultato ottenuto: «Lo chiedeva l’Europa, lo chiedeva Monti» e chissà quanti altri gli hanno chiesto di chiudere un occhio. Che dire poi di un conflitto di interessi di cui oggi si vede tutta l’abnormità? Già Governatore della Regione e Presidente della Commissione Stato Regioni, accettò di buon grado anche il ruolo di Commissario Straordinario per il Terremoto (controllore e controllato insieme).

A due anni dal sisma, è ancora possibile non vedere come questa ricostruzione sia stata imbrigliata nella burocrazia? E che dire dell’ordinanza regionale numero 32, denunciata prontamente da Italia Nostra proprio in piazza a Mirandola, il 5 maggio 2014, che autorizza la cessione degli immobili del centro storico, in cambio dei rimborsi stanziati dallo Stato per acquistare residenze “chiavi in mano”? Conseguenza lo svuotamento del centro e la ulteriore perdita della identità cittadina. Sono domande a cui non sapremmo rispondere o, meglio, vorremmo che la risposta la dessero i cittadini e gli imprenditori per i quali il tempo si è fermato quel maggio. Non dimentichiamo, infine, l’ultima grande performance dell’insostituibile Errani, relativa al rapporto Ichese (il lavoro di una commissione scientifica incaricata dalla Regione, quindi sostenuta con soldi pubblici) i cui risultati si scoprono quasi per caso, tramite la prestigiosa rivista “Science” che, forse impietosita, decide di renderli noti.

Non sono né poche né di poco conto le ragioni per cui sarebbe augurabile un nuovo modo di condurre la ricostruzione: semplificare la burocrazia, eliminare i conflitti di interessi, una maggiore trasparenza e una vera tutela del territorio. Auspichiamo che da tutte le parti politiche arrivi maggiore senso critico e di responsabilità verso i cittadini, mettendo da parte gli interessi di bandiera. Cogliamo l’occasione per invitare tutti i cittadini al prossimo incontro del 27 agosto presso la sala del consiglio in via Giolitti n.22 aMirandola, nel quale approfondiremo questo e tanti altri argomenti, raccogliendo allo stesso tempo idee e suggerimenti da integrare alle nostre azioni e alla nostra programmazione. Per info: movimento5stelle.mirandola@gmail.com, FB Movimento 5 stelle Mirandola. Grazie, a riveder le stelle.

Nunzio Tinchelli

Capogruppo consiliare e Portavoce Movimento 5 Stelle Mirandola

 

 

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