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TRENT'ANNI FA ABBIAMO PERSO AUGUSTO DAOLIO - Indicatore Mirandolese

TRENT’ANNI FA ABBIAMO PERSO AUGUSTO DAOLIO

Trent’anni fa, a soli 45 anni, si spegneva a Novellara Augusto Daolio, voce dei Nomadi. Da ragazzino era nel complessino “I Monelli”, nel 1963, con Bebbe Carletti, aveva fondato la band dei Nomadi, che  divenne famosa soprattutto per le sue interpretazioni, in concerti e in televisione.

La sua scomparsa fu un duro colpo per milioni di fans. Il complesso si era esibito anche a Mirandola, e due volte a San Martino Spino, in occasione della Fiera agostana del Cocomero.

A MIrandola conobbi, nel 1987, il celeberrimo interprete, quand’era quarantenne. Egli non era solo  un cantautore, ma anche un ottimo pittore. Umilmente quel giorno riceveva i fan negli stand della Fiera, ai quali dispensava le sue caricature.

Costantemente con la sigaretta in bocca, egli stesso divenne un mio soggetto per un ritratto. Sapevo della sua vena onirica. Augusto avrebbe potuto anche fare solo il pittore surrealista. Aveva talento da vendere. Fumava non so quanti pacchetti al giorno, eppuro la sua voce era inconfondibile e squillante. Mi congratulai con lui , gli dissi alcune cose a proposito dei concorsi di pittura, lo invitai a fare mostre. Il suo sorriso era quello di un bonaccione, comunque dedicato quasi esclusivamente alla nuova musica leggera, alla sua band che mieteva sempre più successi. Gli dissi apertamente che tutte quelle sigarette erano una “cosa turca” e male si acompagnavano a uno che faceva tante serate, con qualsiasi tempo, al coperto e allo scoperto. Daolio aveva una bella barba e due occhialini alla Cavour. Gli dissi anche: “Hai una barba da santone indiano”. Gli strappai qualche sorriso, ma mi faceva capire che i suoi piccoli vizi, i consigli e i giudizi  non lo turbavano più di tanto.

Ora si scopre anche il talento dell’artista del pennello e delle chine, del surrealista. Una recente mostra ferrarese, di via Giovecca, ha attirato l’attenzione dela critica più attenta.

Trent’anni, e sembra ieri. Nel cimitero di Novellara, suo paese natio, c’è ancora gente che gli porta fiori e…sigarette, da tutta italia…

Augusto Daolio resta in 19 album. Ma dei Nomadi ci sono anche 10 album postumi…

Sergio Poletti