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amarcord Archivi - Indicatore Mirandolese

COLPI DI REMI NELLA NEBBIA DI CHIUSI

24 Aprile 2015 |

Un giorno incontro per strada Renzo Frassoldati che mi chiede quando torniamo al lago di Chiusi (Siena) nel quale siamo stati un paio di mesi prima a pescare. «A go voia d’andar fora di pe (Ho voglia di andare fuori dai piedi)» dice. Read More

AL MAO, ABADE E IL GATTO CON LA POLENTA

5 Agosto 2014 |

Andava male al Castello Pico, ma non si scherzava nemmeno in via Francia Corta, dove abitavano diverse famiglie. C’era, per esempio, il signor Mascherini che vendeva acqua e bibite, la signora Gigina Scaramuzzi che faceva la parrucchiera, Paganelli che suonava, Enrico Neri che era il custode del campo sportivo, Innocenzo Rebecchi, detto “Al Mao”, affezionato ai gatti, Ruggero Rebecchi “Al Puff” suonava la chitarra, ma quando aveva bevuto qualche bicchiere in più la rompeva sulla testa di chi lo faceva arrabbiare. Read More

LA GITA A CAPODISTRIA

12 Giugno 2014 |

Come ho ricordato altre voltela Fonderia Ghisa di Mirandola organizzava gite aziendali all’estero. Una di queste si è svolta a Portorose e Capodistria, nell’allora Jugoslavia. La partenza è alle 6 di mattino, con un centinaio di partecipanti suddivisi in due corriere sulle quali sono stati apposti dei cartelli scherzosi. Read More

QUIRINO E LA CAIMANA

12 Giugno 2014 |

La chiamavamo “La Caimana” perché aveva un po’ di peli sul viso e con noi era sempre cattiva. Gestiva una locanda cittadina e quando vi si svolgevano feste, matrimoni, battesimi eccetera, alla fine noi ragazzi ci presentavamo sempre a chiedere qualche dolce avanzato, ma lei ci cacciava e se aveva una scopa a portata di mano, ci inseguiva con quella.

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TUTTI IN SELLA PER LA SERRA – BARIGAZZO

12 Giugno 2014 |

Tutti gli anni Walter Severi organizzava una gara ciclistica sul nostro Appennino: la Serra– Barigazzo. Era una competizione a invito alla quale partecipava la squadra di Luigi Benatti (“Il Gek”), composta da Artebano Barelli, io, Gianni Zini, Renzo Vincenzi, Franco Pivetti, Sergio Bergonzoni e altri ancora, in tutto una ventina di ciclisti. Read More

BASELGA: LA POSTINA, GALLIANO E…QUIRINO

20 Febbraio 2014 |

Dal 1968 al2002 in luglio, mio suocero Vittorino Rebecchi affittava sempre un appartamento a Miola, una frazione di Baselga di Pinè, nel Trentino. In quegli anni lavoravo prima alla Fonderia Ghisa e in seguito alla Dasco – Gambro. Le ferie venivano per lo più concesse nel mese di agosto, ma io, adattandomi ai lavori di manutenzione degli impianti, riuscivo a fare vacanza in luglio, il mese migliore per la pesca. Read More

“VENDEVAMO LE PEDANE… CON L’ELASTICO”

9 Ottobre 2013 |

Come ho già scritto, negli anni Cinquanta c’era molto lavoro e noi ragazzi potevamo persino scegliere cosa fare. Un giorno incontro il mio amico Fausto Crespi che mi dice: «Mio zio cerca tre ragazzi per iniziare il suo lavoro». In realtà gli zii erano due: Dario e Lino Bergamini che avevano avviato un’attività per realizzare zerbini di gomma.

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QUELLE GITE A VILLEJUIF

16 Agosto 2013 |

La società ciclistica “G. Pico”, di cui facevo parte, era molto legata alla cittadina francese Villejuif, gemellata con Mirandola e situata nelle vicinanze di Parigi. Per due volte ci siamo recati in visita in Francia come turisti, approfittandone per compiere escursioni in bici lungo le strade parigine. Read More

IN BULGARIA CON IL LEONE DEL “C’E'”

8 Agosto 2013 |

Come ho raccontato in precedenza, i dipendenti della Fonderia Ghisa di Mirandola in cui lavoravo organizzavano, negli anni tra il 1970 e il 1980, diverse attività nel tempo libero quali ciclismo, calcio, pesca.

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I QUATTRO RANARI DELLA FONDERIA

15 Marzo 2013 |

Intorno al 1950,la Fonderia Ghisa di Mirandola aveva bisogno di effettuare cinque assunzioni. Così mia madre, venuta a sapere la cosa, disse a mio padre di andare dal parroco, spiegare la nostra situazione familiare e chiedergli di mettere una buona parola per una sua assunzione. «Me? Ca vaga dal pret? A preferis murir». («Io? Che vada dal prete? Preferisco morire»). Sembrava proprio una di quelle pellicole di Don Camillo, con mio padre nei panni del “compagno” Peppone.

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