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"SIAMO ARRIVATI AI TITOLI DI CODA" - Indicatore Mirandolese

Cari cittadini è con profondo rammarico e dolore che annunciamo a tutti voi tutti che “l’ospedale baricentrico tra Mirandola e Carpi” è prematuramente venuto a mancare.

Il triste annuncio è reso pubblico “in modo ufficiale” con la presentazione di un ordine del giorno depositato in Consiglio comunale che verrà discusso e chiaramente approvato, da una maggioranza ormai con l’acqua alla gola, nella prossima seduta del 18 dicembre. Veramente più che di una morte si tratta di un aborto in quanto non solo l’ospedale baricentrico ma nemmeno il progetto è mai venuto alla luce! Finisce, dopo la presentazione e l’approvazione del Pal 2011, il grande inganno perpetrato alla comunità mirandolese e dell’Area Nord. Per l’ennesima volta siamo stati vittime di un sistema politico che non ha saputo difendere uno dei diritti fondamentali sancito dalla Costituzione: il diritto a una sanità equa e regolarmente distribuita sul territorio! L’altra sera in Consiglio comunale abbiamo ascoltato con interesse il discorso del sindaco che per quasi mezz’ora, in occasione della presentazione del bilancio, ha magnificato il lavoro della sua amministrazione dimenticando di dire che nonostante i nove anni di suo governo non ha saputo o meglio voluto salvare l’ospedale di un territorio che produce il 2.4 per cento del Pil nazionale. E’ frustrante leggere che ora, a sei mesi dalla fine del suo mandato, egli chieda incarico per andare in Regione a discutere del nuovo ospedale ma di Carpi (che il sindaco Belelli farà costruire dove pare a lui e non sicuramente verso l’Area Nord perché a suo dire troppo scomodo per la sua città e soprattutto senza collegamento stradale adeguato) e il rafforzamento del presidio ospedaliero di Mirandola! Si cari cittadini il Santa Maria Bianca rimarrà presidio ospedaliero con primariati a scavalco così come sancito con il Pal 2011.  E allora, dobbiamo ammettere, che ha ragione il comitato “Salviamo l’ospedale della Bassa” che da anni si batte contro il declassamento e contro il sistematico e inesorabile smantellamento del nostro nosocomio! Ci hanno raccontato per anni che i posti letto non contano nella nuova e innovativa idea di sanità regionale omettendo di dirci che, in virtu’ della legge Lorenzin, non può esistere un ospedale con meno di 120 posti letto e che quindi con la cessazione della proroga concessa al punto nascita, presumibilmente alla fine del 2019, i posti letto a Mirandola saranno improvvisamente meno dei fatidici 120.  Ci hanno detto che, visto l’invecchiamento della popolazione, è meglio avere le case della salute e l’ospedale di comunità (osco) omettendo di dirci che saranno i medici di base, sempre in minor numero, a dover seguire il malato ivi ricoverato! Sono arrivati a dire che in ospedale ci si ammala dimenticando che chi entra nell’ospedale stesso non lo fa per divertimento o dispetto ma perché affetto già da una patologia importante! Noi siamo convinti che il tema sanità, nel nostro territorio, sia stato trattato, in questi ultimi nove anni, nel modo peggiore possibile e che nessuna ulteriore delega debba essere concessa al signor Maino Benatti! Di guai ne ha già combinati anche troppi! Meglio aspettare il nuovo sindaco, possibilmente e finalmente di altro colore politico!

Giorgio Cavazza Nunzio Tinchelli, Movimento 5 Stelle