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PUNTO NASCITA DI MIRANDOLA, L'EUROPARLAMENTARE ALESSANDRA BASSO (LEGA-ID) HA PRESENTATO L'INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE - Indicatore Mirandolese

PUNTO NASCITA DI MIRANDOLA, L’EUROPARLAMENTARE ALESSANDRA BASSO (LEGA-ID) HA PRESENTATO L’INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE

Detto e fatto. Come annunciato sabato scorso al sit in davanti all’ospedale di Mirandola, lunedì 6 febbraio, non appena giunta a Brussels, l’europarlamentare Alessandra Basso (Lega-ID) ha presentato l’interrogazione sul punto nascita sospeso a dicembre a tempo indeterminato.
Il documento “Tutela della stabilità demografica tramite finanziamento dei punti nascita” muove appunto dal caso del Santa Maria Bianca per interrogare la Commissione se sia possibile rivedere la destinazione dei fondi del New Generation per focalizzarli sulla lotta alla decrescita demografica.
A fronte dei dati drammatici sulle previsioni demografiche europee e italiane, il Parlamento Europeo ha approvato nel 2021 una risoluzione con la quale si invitava la commissione a impiegare fondi di coesione con la finalità di inversione della decrescita demografica. L’interrogazione chiede dunque se questi fondi possano essere destinati all’assistenza sanitaria e sociale delle madri, con una maggiore e più capillare diffusione dei punti nascita.
“Il mio impegno a Brussels punta alla piena e continua apertura del punto nascita di Mirandola – afferma l’onorevole Basso -. È un diritto delle donne mirandolesi e residenti nell’ampio bacino che ne è servito partorire in un centro di eccellenza come quello del Santa Maria Bianca. È un diritto della comunità non vedere il proprio ospedale via via impoverito. Prima la cardiologia, adesso il punto nascita, poi toccherà verosimilmente al pronto soccorso: è fondamentale impedire che si arrivi a un completo declassamento del nosocomio, di cui saranno soprattuttoi fragili a pagare il prezzo più salato. Non avevamo forse detto che dal Covid19 avremmo dovuto imparare una importante lezione sulla gestione della sanità e sul ruolo essenziale dei presidi territoriali? A Mirandola non è stato così e saremo concretamente al fianco dell’amministrazione comunale per difendere la salute dei cittadini e i servizi essenziali che sono loro dovuti”.

IL CASO DELL’OSPEDALE SANTA MARIA BIANCA ARRIVA AL PARLAMENTO EUROPEO

Il Sindaco Greco: “Felice della partecipazione di questa mattina, non ci arrenderemo e ringraziamo l’On. Basso per aver preso a cuore la questione”

Raccogliendo l’occasione della visita dell’Europarlamentare Alessandra Basso, il Sindaco Alberto Greco ha organizzato questa mattina – Sabato 4 Febbraio davanti all’ingresso dell’Ospedale Santa Maria Bianca – un sit in aperto al pubblico, occasione per utile per rinnovare la convinta posizione di difesa della struttura, dei suoi servizi e dei professionisti che vi operano.

 

Un incontro, durato oltre un’ora, che ha visto gli interventi del Sindaco, dell’Eurodeputata Basso, accompagnati dal Segretario Provinciale della Lega e promotore dell’iniziativa Guglielmo Golinelli e dal Consigliere Regionale – in quota Lega – Stefano Bargi. Proprio quest’ultimo ha sottolineato nel suo intervento le contraddizioni fra le dichiarazioni di intenti della Regione e una realtà fatta di costante indebitamento e servizi progressivamente ridotti, con particolare accanimento per le zone periferiche. Presenti il Presidente di UCMAN Alberto Calciolari, il Sindaco di San Felice Michele Goldini e vari Consiglieri Comunali mirandolesi (sia di maggioranza che di opposizione), a testimonianza della importanza trasversale del tema.

 

“Abbiamo colto e coglieremo ogni occasione utile per accendere i riflettori sulla situazione in cui versa il nostro Ospedale – commenta il Sindaco Alberto Grecola grande partecipazione e la varietà di forze politiche ed espressioni della comunità che hanno scelto di aderire al nostro invito certificano che Mirandola, e più in generale tutta l’Area Nord, non hanno intenzione di cedere passivamente al progressivo depotenziamento della struttura, nè tantomeno di farsi convincere dagli artifici semantici utilizzati dalla Regione e dall’Ausl. Ormai alle bugie i cittadini non credono più: il potenziamento non c’è e le “sospensioni” sono invece chiusure. Dopo il punto nascite, che poteva essere tranquillamente salvato, ad essere messo in discussione sarà il Pronto Soccorso. Grazie all’On. Basso porteremo le nostre ragioni al Parlamento Europeo”.

 

In queste circostanze è necessario che la politica ci sia, a tutti i livelli: dalla comunale alla europea: stiamo parlando di servizi essenziali. La discussione in Europa – chiosa l’Onorevole Alessandra Bassospesso si avviluppa su questioni settoriali come la misura delle vongole. È invece indispensabile spostare l’attenzione e focalizzarsi su temi primari, come lo è la sanità, che coinvolge tutti, trasversalmente. Sono qui oggi per tenere alta l’attenzione sulla “sospensione-chiusura” del punto nascita di Mirandola. Lunedì a Bruxelles depositerò una interrogazione alla Commissione europea chiedendo la possibilità di destinare fondi al mantenimento di questi servizi essenziali.

L’ospedale rappresenza una sicurezza per i cittadini, anche a fronte di una popolazione che sta diventando sempre più anziana: le progressive sospensioni, preludio alle chiusure, non fanno che impoverire i territori e diminuire la qualità della vita delle  comunità. Siamo qui per presidiare e per evitare che la popolazione venga defraudata dei servizi essenziali”.