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"PER QUALCUNO E' ANCORA IL PAESE DI BENGODI" - Indicatore Mirandolese

La Regione Emilia Romagna ha stanziato 6 milioni di euro per il miglioramento dei campi rom e per la lotta contro le discriminazioni fino al 2020. Subito dopo gli eventi sismici che hanno coinvoltola Bassa modenese, la Regione ha elargito altri 600 euro circa per ogni nomade, anche se non ha perso casa e lavoro, somma inderogabilmente destinata a loro poiché la dicitura riportava la “realizzazione d’infrastrutture volte alla creazione di aree di sosta e di transito per le minoranze nomadi”.

A Mirandola, Comune e Regione cinque anni fa avevano speso 250.000 euro per la ristrutturazione dell’ex Scuola di Santa Giustina all’interno campo nomadi; dopo anni attacchi abusivi, discariche a cielo aperto, pollai nei bagni ecc. si è deciso di abbatterla e di stanziare altri 50.000 euro per la sistemazione dell’area.

Sorge spontanea la comparazione tra chi lavora onestamente pagando le tasse e i parassiti di mestiere; i primi infatti, anche davanti a difficoltà evidenti, devono percorrere strade insidiose e piene di ostacoli per essere sorretti, mentre per i secondi i contributi piovono come manna dal cielo.

Dando uno sguardo oltralpe come amano spesso fare i nostri amici progressisti, vediamo come il Governo socialista Hollande abbia varato la linea dura contro i campi rom; infatti, tra crisi economica, risorse pubbliche in calo e problemi di coabitazione, si è deciso di favorire il rimpatrio verso Bulgaria e Romania, lo smantellamento dei campi e il taglio dei sussidi economici. I cittadini sono stanchi di vedersi aumentare le tasse, calare i servizi e al minimo errore ritrovarsi Equitalia in casa, quando invece c’è gente che è mantenuta per non integrarsi e per non lavorare.

Guglielmo Golinelli

Capogruppo Lega Nord

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