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OSPEDALE DI MIRANDOLA RIORGANIZZAZIONE IN FUNZIONE COVID - Indicatore Mirandolese

OSPEDALE DI MIRANDOLA RIORGANIZZAZIONE IN FUNZIONE COVID

La rapida ascesa dei contagi e il conseguente incremento dei ricoveri ospedalieri ha reso prioritario la necessità attivare ulteriori aree di per accogliere, anche con diversi livelli di intensità assistenziale, pazienti covid+.

Per l’ospedale di Mirandola inoltre, l’Azienda USL di Modena ha ritenuto necessario sospendere i ricoveri chirurgici programmati, ad eccezione degli interventi urgenti e non procrastinabili e di quelli per patologia oncologica da effettuare entro 30 giorni. Al fine di tutelare la sicurezza di tutti i pazienti, la programmazione di dettaglio sarà concordata insieme ai diversi referenti delle Unità operative e quotidianamente verificata, in una logica di rete provinciale. In base all’andamento epidemiologico e all’eventuale disponibilità da parte delle strutture private si valuterà la possibilità di ripristinare eventuali percorsi assistenziali anche per pazienti non oncologici.

Anche sulla chirurgia ambulatoriale sono previste sospensioni legate all’emergenza sulle strutture Ausl: in particolare, su Mirandola la sospensione temporanea è finalizzata ad attivare rapidamente presso il blocco operatorio posti letto aggiuntivi di terapia semintensiva, che saranno poi trasferiti nella loro collocazione definitiva una volta che si concluderanno i lavori nell’area prevista. È stato infatti disposto, nell’ambito dell’adeguamento funzionale delle strutture sanitarie all’emergenza covid, di realizzare al Santa Maria Bianca presso il blocco del Corpo 2, quattro posti letto semintensivi che saranno poi ricollocati nell’ambito dell’Unità operativa di Pneumologia al 1° piano del Padiglione Scarlini (Corpo 8). I pazienti che dovevano effettuare interventi chirurgici in regime ambulatoriale saranno dunque in parte trasferiti su altre sedi, in parte posticipati in attesa del ripristino dell’attività.

All’Ospedale di Mirandola era già stato avviato un potenziamento organizzativo e gestionale, funzionale a garantire la migliore assistenza possibile ai pazienti positivi del territorio mirandolese e non solo.

La Direzione sanitaria del Santa Maria Bianca ha attivato due aree per l’isolamento di pazienti ricoverati, positivi al Covid. Le due aree, ricavate presso i reparti di Cardiologia e Pneumologia, potranno contare a regime su 26 posti letto.

INOLTRE: sono stati attivati 4 posti letto di terapia semi-intensiva ricavati nel blocco operatorio del corpo 2, le cui attività sono conseguentemente sospese. L’obiettivo principale è evitare che i contagiati Covid necessitino di ricovero ospedaliero, quindi si sono rafforzati i nuclei preposti ad assistere i pazienti nel setting domiciliare.

Sul territorio del distretto di Mirandola inoltre sono operativi due equipaggi USCA (unità speciali di continuità assistenziale) con 4 medici che ruotano. L’USCA viene attivata o dai medici di base o dal Pronto Soccorso. Tramite sorveglianza USCA si può seguire una dimissione da PS verso il domicilio, evitando il ricovero, quando possibile. Le USCA sono dotate di strumentazione, quali sofisticati saturimetri ed ecografi per fare ecografie polmonari e possono eseguire tamponi. Gli equipaggi sono attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00, mentre il sabato e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

È stata rimodulata tutta l’attività chirurgica con riduzioni necessarie per far fronte all’accoglienza dei pazienti covid, sia in termini di letti che di personale.

Nuova organizzazione – e relativo potenziamento – anche per quanto riguarda il Pronto Soccorso, dove erano già attivi il pre-triage all’accesso e la separazione dei percorsi con area dedicata all’isolamento dei pazienti con sintomatologia sospetta (ambulatorio codici bianchi e verdi). Dal 2 novembre è inoltre in funzione una nuova sezione del PS definita “area filtro Covid” (ex Middle Care), che può ospitare fino ad 8 pazienti in condizioni stabili, in attesa di ricovero e di tampone, in particolare nell’orario notturno. In questa fase, tale area sarà caratterizzata da locali di osservazione pazienti separati l’uno dall’altro: alcuni accoglieranno in sicurezza pazienti sintomatici, altri quelli asintomatici.

Conseguentemente alla nuova organizzazione, per garantire la sicurezza di tutti, sono state fortemente ridotte le visite ai degenti e saranno consentite solo in casi particolari: il contatto con i familiari potrà avvenire tramite tablet, così come avvenuto durante la prima emergenza.