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NUOVA CASA PER GLI SCOUT DI MIRANDOLA - Indicatore Mirandolese

NUOVA CASA PER GLI SCOUT DI MIRANDOLA

Lo scorso 9 marzo c’è stato il taglio del nastro della nuova sede degli scout mirandolesi. La scossa del 29 maggio aveva reso inagibile l’oratorio di via Cavour che gli scout utilizzavano come ritrovo. «L’oratorio è tutt’ora inservibile – ha ricordato Lara Cavicchioli Assessore ai Servizi perla Promozionedella Persona – non solo per l’instabilità della struttura stessa, ma anche per l’inagibilità della ex caserma, situata proprio di fronte all’edificio».

Dal maggio scorso è stata dura la vita per gli scout, che si sono visti costretti a spostare le loro attività in uno stabile presso via Posta. In tutti questi mesi gli scout dei gruppi “Mirandola1”e “Mirandola2”si sono dovuti riorganizzare per condividere la casetta, con tutti i disagi che questo ha comportato.

Ma da settimane, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, gli scout hanno a disposizione due casette in legno al civico 55 di via Posta. Ogni casetta ospita un’aula ed è realizzata secondo criteri antisismici. «I gruppi di scout ne stanno già spartendo l’utilizzo, condividendole con gli anziani del Masci e con le Coccinelle – ha detto l’Assessore Lara Cavicchioli – parte dei fondi per la realizzazione delle casette sono stati offerti dall’Associazione Enea Grilli, i cui referenti, alla cerimonia del 9 marzo, hanno ringraziato gli scout per la sensibilità dimostrata nei confronti di Enea. All’evento erano presenti anche rappresentanti degli scout di Carpi e del Masci».

Il valore complessivo delle strutture è di circa 25 mila euro, inclusa l’impiantistica e gli arredamenti interni. «10.000 euro sono stati donati dalla Fondazione Cassa di Risparmio – ha affermato il referente degli scout Agesci Mirandola 1 Alberto Tagliavini – Altri aiuti sono arrivati dal Masci di Carpi, dalla Cooperativa “Eccomi” e dai gruppi Agesci di Cesena e Rimini, che hanno stretto un gemellaggio con il gruppo di Mirandola. Importante anche il supporto del Comune di Mirandola, che ha messo a disposizione vari strumenti, tra cui anche due condizionatori che gli erano stati donati durante il periodo dell’emergenza».

Piccoli sforzi, che uniti tra di loro, nel tempo, hanno portato a questo risultato. Anche questa volta la solidarietà e le azioni di volontariato si sono rivelate il punto di forza del territorio.

 

 

 

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