Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image
Scroll to top

Top

MIRANDOLA, TARI RIDOTTA PER LE IMPRESE CHIUSE NEI MESI SCORSI CAUSA COVID E PER CITTADINI GIÀ IN SITUAZIONE DI DISAGIO. ESENZIONE DELLA COSAP PER IL 2020, ESTESA A TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE - Indicatore Mirandolese

MIRANDOLA, TARI RIDOTTA PER LE IMPRESE CHIUSE NEI MESI SCORSI CAUSA COVID E PER CITTADINI GIÀ IN SITUAZIONE DI DISAGIO. ESENZIONE DELLA COSAP PER IL 2020, ESTESA A TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE

Prima la sospensione dei tributi in scadenza. Quindi l’IMU, per la quale il Comune ha predisposto il pagamento al 30 settembre prossimo senza sanzioni, né interessi per quanti causa Covid-19, hanno registrato difficoltà economiche. Ora la TARI e la COSAP. Si allunga la lista delle agevolazioni messe a punto dall’Amministrazione comunale col fine di andare incontro alle necessità e richieste di cittadini ed imprese. “Abbiamo provveduto per sostenere le attività imprenditoriali rimaste chiuse durante l’emergenza sanitaria – evidenzia il Sindaco di Mirandola Alberto Grecoriconoscendo loro una riduzione della TARI di tre mesi; mentre diminuzioni in bolletta sono previste anche per i cittadini già in situazione di disagio economico. L’esenzione per tutto il 2020 della COSAP invece è stata estesa a tutto il territorio comunale.”

 

Ma è l’Assessore alle Politiche economiche del Comune di Mirandola, Giuseppe Forte ad a spiegare nel dettaglio i motivi che hanno portato al provvedimento. Col D.P.C.M del 31 gennaio 2020, tiene a precisare è stato dichiarato fino al 31 luglio 2020, lo stato di emergenza. Successivamente, diversi provvedimenti governativi hanno disposto la chiusura forzata di molte attività economiche. A seguito di ciò, l’Autorità di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha previsto una serie di riduzioni di pagamento data la minor produzione di rifiuti conseguente alla chiusura forzata. L’Autorità ha inoltre previsto la facoltà di introdurre agevolazioni tariffare per le utenze domestiche economicamente svantaggiate, anticipando di fatto l’applicazione del bonus sociale rifiuti previsto dall’art. 57-bis, del d.l. n. 124 del 2019, alle stesse condizioni richieste per l’accesso ai bonus già disciplinati per i settori gas, idrico ed elettrico.

 

Le attività imprenditoriali sul territorio comunale che beneficeranno delle riduzioni sono quelle riconducibili alle categorie di cui sia stata disposta la sospensione e la successiva riapertura, a seguito di provvedimenti governativi o degli enti territoriali; per queste è prevista una riduzione della parte variabile della tariffa mediante la riduzione dei coefficienti di produzione. “Per queste imprese – chiarisce Forte – la delibera attribuisce all’Ente territorialmente competente il compito di individuare i giorni di chiusura su cui applicare il fattore di correzione alla quota variabile. Dato l’obbligo di portare a zero la quota variabile della tariffa per il periodo di chiusura dell’attività d’impresa, l’Amministrazione ha applicato la riduzione della parte variabile, pari a circa 27.500 euro. Inoltre ha deciso, sempre con col fine di agevolare le attività imprenditoriali, per la riduzione della parte fissa – che incide, utile ricordarlo nella TARI per l’83% del totale – finanziando il costo per oltre 116mila euro. Le utenze non domestiche soggette a sospensione e che beneficeranno del provvedimento sono risultate essere 650. Per quanto riguarda le utenze domestiche in situazione di disagio economico dovuto a Covid il costo finanziato da parte del Comune è di complessivi 12.425 euro. Si tratta cittadini che già accedono al bonus sociale disciplinato per idrico elettrico e gas.”

 

“Questa manovra finanziaria che ammonta a circa 156mila euro – tiene a rimarcare Forte – rappresenta un aiuto concreto che l’Amministrazione comunale ha riconosciuto alle utenze domestiche e non domestiche. La riduzione del 25% della parte variabile della tariffa secondo le disposizioni di ARERA, e sempre del 25% della parte fissa della tariffa, corrisponde ad uno sgravio in bolletta di tre mesi. Un lasso temporale di circa 90 giorni, di gran lunga superiore alla riduzione minima obbligatoria prevista e, importante, al periodo dell’effettivo stop imposto a queste aziende, collocabile tra i 60 e 70 giorni. Si tratta di un intervento, deciso ed energico che si è reso necessario per sostenere le attività penalizzate e così aiutarle nella ripartenza.”

 

E poi l’esenzione della COSAP: prima alle sole attività del centro storico di Mirandola ed ora estesa a tutto il territorio comunale. “Anche in questo caso – riprende e conclude Forte – abbiamo ritenuto necessario, al fine di salvaguardare quella parte di tessuto economico mirandolese formato da tante piccole e piccolissime imprese (molte delle quali pubblici esercizi) e dar loro una boccata concreta di ossigeno, di prevedere l’esonero dalla COSAP per tutto il 2020 per le occupazioni di suolo pubblico sia permanenti che temporanee.”