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MIRANDOLA, AL BARCHESSONE VECCHIO DI SAN MARTINO SPINO LA SEDE DI “ARKIARKIVIO – FABIO REGGIANI ARCHITETTO” - Indicatore Mirandolese

MIRANDOLA, AL BARCHESSONE VECCHIO DI SAN MARTINO SPINO LA SEDE DI “ARKIARKIVIO – FABIO REGGIANI ARCHITETTO”

E UNA MOSTRA REALIZZATA CON LA DOCUMENTAZIONE DELL’ARCHITETTO REGGIANI DONATA AL COMUNE

Gli studi ed i progetti di colui che tanto si è impegnato per la promozione delle Valli mirandolesi hanno trovato casa in uno dei luoghi simbolo, spesso definita la basilica delle Valli stesse: il Barchessone vecchio di San Martino Spino. È stato infatti presentato sabato scorso 29 maggio – data per altro più che significativa per la comunità delle terre dei Pico – “ArKiArkivio – Fabio Reggiani Architetto”, l’archivio realizzato con la documentazione dell’Architetto Reggiani, donata al Comune di Mirandola dalla moglie, Cristina Biffoni.

 

Molte le persone presenti, tanti amici, colleghi e collaboratori, che con interesse hanno ripercorso la vita e gli studi di Reggiani attraverso gli interventi del Vicesindaco Letizia Budri, di Sabrina Rebecchi del Ceas la Raganella, di Anna Greco del ‘Comitato promotore per la valorizzazione dell’archivio dell’Arch. Fabio Reggiani’ del Comitato medesimo e del Prof. Roberto Cresti, docente di Storia dell’Arte all’Università di Macerata, che conosceva Reggiani e ne ha riportato un ispirato profilo sia a livello culturale personale, che professionale. Una partecipazione ampia e sentita per salutare quello che è, a tutti gli effetti, un patrimonio destinato ad arricchire ulteriormente Mirandola e il suo territorio.

 

“L’Architetto Fabio Reggiani – dichiara il Vicesindaco Budri – è stato fra i principali protagonisti della riscoperta storica e culturale delle Valli Mirandolesi e il suo contributo di studi, elaborazioni e ricerche è stato determinante per i successivi interventi di recupero dei Barchessoni, coordinati con la Cooperativa Focherini.”

 

“A seguito della sua prematura scomparsa, il 3 dicembre 2016, è nata l’idea di organizzare attraverso la catalogazione e la sistematizzazione in uno specifico archivio, la grande mole di documentazione prodotta dai tempi della tesi di laurea, conseguita dallo stesso Reggiani presso l’Ateneo di Firenze, per consentirne la consultazione e l’approfondimento a favore di studiosi, Istituzioni, Università e cittadini. Quando si parla di promozione delle Valli Mirandolesi, quando se ne richiama con apprezzamento l’ambiente, i Barchessoni, i percorsi, l’insieme delle tante bellezze storico-architettoniche e naturali che le caratterizzano, forse non tutti sanno che tutto è iniziato proprio grazie all’impegno di alcuni giovani studenti universitari di architettura alle prese con le loro tesi di laurea.”

 

“Grazie al loro impegno – aggiunge Budri – venne pubblicato sui Quaderni della Bassa Modenese lo studio “I Barchessoni dell’ex deposito allevamento cavalli di Portovecchio presso San Martino Spino” a cura di Patrizia Bergonzoni, Lucia Burroni, Fabio Reggiani e Marco Zagnoni: era il 1984 e per la prima volta veniva studiata e descritta la peculiarità e il pregio architettonico dei Barchessoni, e si affermava nel contempo l’esigenza che fossero sottoposti a importanti interventi di ristrutturazione per “sottrarre all’azione dell’incuria e del tempo il destino di questi manufatti edilizi “rurali” unici nel loro genere.”

 

“Da oggi la raccolta dei progetti e del lavoro dell’Arch. Reggiani, donata generosamente dalla moglie Cristiana Biffoni al Comune di Mirandola e allestita con il prezioso contributo del Comitato promotore per la valorizzazione dell’archivio dell’Arch. Fabio Reggiani – spiega Anna Greco rappresentante del comitato promotore – è custodita e consultabile, previo appuntamento, all’interno del Barchessone Vecchio, l’edificio-icona del Progetto di valorizzazione delle Valli. Senza l’impegno, la professionalità e la capacità dell’Arch. Fabio Reggiani, ben difficilmente il tema dei Barchessoni e delle Valli sarebbe emerso nel suo meritevole valore. Il fatto che sia stato donato al Comune di Mirandola il suo archivio e che sia stato possibile collocarlo dentro al Barchessone Vecchio ha davvero un importante valore simbolico. A distanza di circa due anni dall’attivazione del progetto, come comitato promotore dell’archivio, siamo stati davvero soddisfatti di vedere che è stato possibile creare le condizioni per riuscire a far sì che tanto impegno potesse essere proiettato nel futuro.”

 

L’archivio si trova all’interno della sala polivalente del Barchessone Vecchio, consultabile il sabato e la domenica pomeriggio, dalle 15.30 alle 19.30, solo su appuntamento al numero 0535.29770 oppure prenotandosi via e-mail all’indirizzo barchessone@comune.mirandola.mo.it.

 

Il materiale sarà esposto “a rotazione” nelle bacheche predisposte, la prima selezione è stata organizzata nella mostra “Le radici del futuro Work in progress”, inaugurata lo stesso 29 maggio e che rimarrà visitabile sino al 27 giugno.