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MEMORIA FESTIVAL. “VIVERE INSIEME”: VIAGGIO NELLA PICCOLA GRANDE ARTE DEL FARE ED ESSERE COMUNITÀ - Indicatore Mirandolese

MEMORIA FESTIVAL. “VIVERE INSIEME”: VIAGGIO NELLA PICCOLA GRANDE ARTE DEL FARE ED ESSERE COMUNITÀ

Dal 30 settembre al 2 ottobre torna il Memoria Festival di Mirandola

Invitato da Michel Foucault sulla cattedra di Semiologia letteraria al Collège de France, nel 1977 il critico sociale Roland Barthes intitola il suo primo corso Comment vivre ensemble: in anni di speculazioni e contrasti sui modelli di società, le strutture della modernità, sul rapporto tra l’individuo e il potere e su quello fra il linguaggio e la realtà, tornare alla domanda basilare sul come realizzare la vita in comune significava riconoscerne una complessità e un mistero ancora da indagare.

Ed è proprio questa esplorazione che il Memoria Festival riprende, dedicando la settima edizione al Vivere insieme: dal 30 settembre al 2 ottobre inviterà ospiti e pubblico a mettersi in gioco, a impegnarsi in un dialogo capace di ritrovare il legame autentico fra le parole e le cose. Articolato in 12 cerchi tematici e con il consueto approccio multidisciplinare (filosofia e politica, arte e storia, teatro e letteratura, musica e cinema, ambiente e antropologia), il Festival offrirà l’occasione di scandagliare le tante forme diverse di vita in comune, dalle più piccole e chiuse, private, a quelle pubbliche, che fanno degli individui una comunità. Il tutto senza mai lasciar andare il filo della memoria, la trama identitaria che mantiene connessi al passato e rende possibile tessere il futuro.

Attraverso dialoghi, letture, monologhi e performance in diversi luoghi di Mirandola, in compagnia di protagonisti del panorama culturale nazionale e internazionale, si proverà quindi a gettare uno sguardo alle realtà e dinamiche nelle quali viviamo, con fatica o con piacere, ad andare oltre ciò che diamo per scontato e naturale. Un invito alla restanza, al non fuggire di fronte alla fatica della prassi, oltre che del concetto, e una chiamata alla transigenza, ovvero a quella disposizione alla ragionevolezza e alla mitigazione del compromesso che sole possono riuscire a tradurre le intenzioni in azioni, a calare l’ideale nel reale. Perché se non sono bastati 2500 anni di riflessioni, esperimenti e storia, per pacificare il significato e le modalità di qualcosa che dovrebbe essere naturale e spontaneo per ognuno di noi, forse significa che il vivere insieme richiede uno spazio di intelligenza collettiva ancora tutto da costruire.

Il Memoria Festival è promosso e organizzato dal Consorzio del Festival della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi Editore. Il Comitato scientifico del Festival è composto da: Ernesto Franco, presidente, Lina Bolzoni, Gian Piero Brunetta, Sandro Cappelletto, Marino Niola e Alberto Oliverio.