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LEGA MIRANDOLA: PUNTO NASCITE DI MIRANDOLA GIA' CHIUSO PRIA DELLE FESTIVITA' - Indicatore Mirandolese

LEGA MIRANDOLA: PUNTO NASCITE DI MIRANDOLA GIA’ CHIUSO PRIA DELLE FESTIVITA’

In merito al sempre più pericolante stato del punto nascite dell’Ospedale, il Consigliere Comunale Guglielmo Golinelli dichiara quanto segue:

Ebbene si. Può succedere, se si decide di esternalizzare il personale medico-ginecologico a cooperative. Come se la salute (delle partorienti residenti nell’Area Nord) fosse un bene appaltabile a privati. Come se assumere professionisti privati, il cui fine principale, per definizione, è il ricavo economico fosse eticamente sostenibile per un’azienda sanitaria pubblica.

Non bastasse questa decisione, l’unica messa in campo dai vertici Ausl da giugno sino a oggi per tamponare le carenze di personale, anche la beffa: i “gettonisti” non sono disponibili a coprire tutti i turni necessari a garantire continuità nell’assistenza durante le settimane di Natale e Capodanno. Pertanto, la soluzione che si configura, è quella di chiudere la sala parto di Mirandola sino all’8 gennaio, sempre che il punto nascite -grazie alla debolissima e contradditoria richiesta di deroga regionale- rimanga aperto.

Poco importa se gli obiettivi demandati dalla regione impongano l’esatto contrario, cioè garantire il servizio e incrementare il numero di parti. Poco importa se il problema sia chiaro da tanto tempo e se in questi mesi nessuno dei vertici aziendali e regionali sia riuscito a pianificare una strategia risolutiva efficace. Poco importa se la popolazione, destinataria dei servizi e al tempo stesso contribuente sia stata tenuta all’oscuro. Ad oggi, ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda Ausl di Modena in merito alla decisione di chiudere già per le festività natalizie.

In un distretto, che da sempre si contraddistingue per capacità di reazione, flessibilità e resilienza (anche nel 2021 il biomedicale mirandolese ha segnato un +11,8% nell’export internazionale), per qualcuno, evidentemente, i residenti non meritano un servizio sanitario di eccellenza, continuativo, e soprattutto una comunicazione chiara e trasparente.

Ci si domanda davvero quale sia il compito della dirigenza Ausl, se non quello di pianificare strategie risolutive per il futuro, quando da molti mesi ormai, il servizio erogato è al limite della legalità, scadente, lacunoso e salvo poi lamentarsi della fuga dei medici e della scarsa attrattività”.