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LE SCUOLE DI MUSICA EUROPEE A CONVEGNO PER IL FUTURO DI 4 MILIONI DI STUDENTI - Indicatore Mirandolese

LE SCUOLE DI MUSICA EUROPEE A CONVEGNO PER IL FUTURO DI 4 MILIONI DI STUDENTI

Quattro milioni di allievi fanno musica, in Europa, all’interno delle Scuole di Musica di EMU-European Music School Union, associazione i cui rappresentanti si sono riuniti in Emilia-Romagna lo scorso 3 e 4 marzo, per due giorni di incontri e confronto sul futuro di questo importante settore educativo. La visita, che si è aperta in Regione Emilia-Romagna alla presenza della Presidente dell’Assemblea Legislativa Emma Petitti e della vice presidente Silvia Zamboni, è proseguita nell’Area Nord di Modena, dove esiste una floridissima attività musicale.

La delegazione, composta in questo caso da rappresentanti di Paesi di lingua latina (Lussemburgo, Belgio, Spagna, Svizzera, Francia e Italia), era guidata dal presidente di EMU, Pierre Dalarun, il quale ha spiegato, nel dettaglio, i numeri impressionanti dell’attività. I circa 4 milioni di studenti rappresentati dalla sua associazione, infatti, fanno musica in 6.000 Scuole di 27 Paesi diversi.

Dalarun ha quindi sottolineato l’importanza del lavoro dei colleghi italiani attraverso AIdSM-Associazione Italiana delle Scuole di Musica, che ha come presidente Mirco Besutti, che è anche direttore della Fondazione Scuola di Musica di Mirandola. E proprio a Mirandola si è svolta un’altra tappa fondamentale della visita della delegazione europea, accolta dall’Assessore alla Cultura del Comune, Marina Marchi. L’Assessore, in particolare, ha potuto mostrare la sede mirandolese della Fondazione “Andreoli”, recentemente inaugurata dopo un importante lavoro di ristrutturazione.

Nel corso dell’incontro Besutti ha ricordato che degli 80 mila studenti iscritti alle Scuole di musica dell’Emilia-Romagna, ben 4.800 sono di origine straniera e 1.700 sono diversamente abili. «Questa – ha osservato il direttore – è una delle caratteristiche principali delle Scuole di musica italiane, rispetto al resto dell’Europa. Il lavoro che ogni giorno facciamo sull’integrazione discende da anni di buone pratiche, che hanno permeato la nostra società in questo ambito». Besutti ha inoltre fatto notare la grande forza occupazionale rappresentata dalle Scuola di Musica, all’interno delle quali lavorano, soltanto in Emilia-Romagna, ben 7.800 insegnanti.

Nel 2023 EMU celebra il 50esimo anniversario. L’associazione promuove la qualità e la diversità dell’educazione musicale in Europa e il suo accesso al più vasto pubblico, la sua promozione presso le istituzioni europee e nazionali, lo scambio di informazioni ed esperienze fra i vari membri nonché la formazione di gruppi di lavoro regionali. EMU, inoltre, promuove l’organizzazione di seminari di formazione in tutta Europa, lo sviluppo di progetti pedagogici innovativi, la collaborazione con l’alta formazione, la musica a scuola, la ricerca universitaria e il patrocinio dei Festival Musicali Giovanili.

Nell’incontro del 3-4 marzo erano presenti i delegati EMU Philippe Dalarun e David Lalloz (Francia), Philippe Kruettli (Svizzera), Xavier Llobet (Spagna), Paolo Ponzecchi e Mirco Besutti (Italia) e Bob Morhard e Rudi Debouw (Lussemburgo).