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MIRANDOLA, NUOVO LIBRO DI GUIDO ZACCARELLI: "LA CONSULENZA FILOSOFICA IN AZIENDA..." LA FINESTRA DELL'UOMO SUL MONDO TRA VITA QUOTIDIANA E REALTÀ GLOBALE - Indicatore Mirandolese

MIRANDOLA, NUOVO LIBRO DI GUIDO ZACCARELLI: “LA CONSULENZA FILOSOFICA IN AZIENDA…” LA FINESTRA DELL’UOMO SUL MONDO TRA VITA QUOTIDIANA E REALTÀ GLOBALE

La consulenza filosofica in azienda, la finestra dell’uomo sul mondo tra vita quotidiana e realtà globale, edizione Mimesis, è il nuovo saggio dello scrittore Mirandolese Guido Zaccarelli che si presenta al suo pubblico con un inedito interessante per il mondo imprenditoriale: introdurre la filosofia in azienda. Il tema principale, e protagonista del saggio, è la filosofia che le aziende devono iniziare a pensare di inserire al proprio interno per abbracciare la cultura imprenditoria­le dei manager, dei lavoratori, delle istituzioni e della società civile per cogliere quello sguardo differente che la filosofia è in grado di fornire per raggiungere la profondità del proprio essere, non per curare, nel senso medi­co del termine, ma per prendersi cura dell’altro con il dialogo.

 

La filosofia è in grado di spiegare la realtà delle aziende?

«La filosofia è l’amore per l’essere in relazione alla sua esistenza partendo dalle origini che svela la sua storia mentre si muove sulla linea del tempo. L’azienda quando nasce. in concomitanza di una idea imprenditoriale, si muove sulle ali di una filosofia per garantire di esistere, di durare nel tempo e di rimanere sempre in stretto contatto con il mondo. Il filo conduttore che lega le aziende e le persone è la “filosofia di vita” che pone tutti i soggetti coinvolti nella condizione di condividere un progetto dove camminare insieme verso il bene comune.

 

Lo scopo del saggio:

Questo saggio vuole dare una spinta al cambiamento affinché le parole non rimangano sospese nel vuoto ma rimanga traccia scrit­ta della loro presenza per ambire a divenire una realtà diffusa, e da tutti riconosciuta, dove aprire spazi di riflessione e di dialogo che guardi ai giovani con attenzione e rispetto per il valore che essi apporteranno al nostro futuro».

 

la figura del consulente filosofico in azienda, una sfida oppure una realtà consolidata?

«Il consulente filosofico in azienda è la sfida che dovranno affron­tare le imprese nel terzo millennio con la quale animare nuovi stili di pensiero e consentire alla filosofia di vivere a stretto contatto con i la­voratori. È giunto il momento in cui è fondamentale iniziare a spalancare le porte alla consulenza filosofica, considerandola un investimento per il presente e per il futuro, rivolto alle aziende che hanno colto, anche dalla emergenza sanitaria, l’importanza e il valore delle persone. Nel quotidiano incontri persone che avvertono il bisogno di altro, che non appartenga alla sola sfera professionale ma che pensi a loro come persone nel caso un disagio pervada la loro quotidianità».

 

Un sogno o realtà?

Il Consulente filosofico esistenziale in azienda, in questa fase storica, è un sogno e sono poche le realtà aziendali in cui è presente la figura del consulente perché non è ancora entrato nella cultura imprenditoriale. Solo tra molti anni si potranno vedere i consulenti filosofici operare nel contesto aziende perché in pochi credono nel ruolo e nella funzione svolta a favore dei lavoratori e dell’azienda.

 

Come mai la consulenza filosofica in azienda?

La filosofia ha sempre vissuto nel mondo accademico. Grazie ad alcuni filosofi la filosofia è uscita dal mondo universitario per manifestare una presenza all’esterno in modo da poterne apprezzare l’esistenza nella quotidianità. È proprio partendo da questa idea che il saggio ha preso forma partendo da filosofi come Gerd Achenbach, Ran Lahav e Lou Marinoff, per citarne alcuni, per la loro capacità di offrire punti di riflessione e differenti prospettive sulle quali argomentare e riflettere in modo critico sui problemi esistenziali. Socrate, Platone, Aristotele, Karl Jaspers e altri sono partecipi del saggio e intervengo nelle singole circostanze in cui è importante fornire la loro prospettiva.

 

La filosofia è in grado di rendere felici i lavoratori?

La conoscenza condivisa è il punto di partenza per creare luoghi di lavoro felicitanti dove le persone sono in continuo movimen­to e il clima organizzativo è in grado di trasformare ogni singolo po­tenziale in un potenziale maggiore della somma dei singoli apporti. La conoscenza si trasforma in potenza che si amplifica in ogni circostanza tenuta continuamente in movimento dalla energia del dono che non si esaurisce nel compimento, ma continua all’infinito essendo radice della natura umana. La fiducia è in grado di definire il senso di appartenenza. La bellezza del benessere riflesso nella luce della propria identità, dell’essere bene con sé stesso e in relazione con gli altri, in costante cammino verso il bene comune che lo rappresenti nella sua totalità. La filosofia di trascendere e di farsi presenza nel luogo dove avviene il trascendimento.

 

La filosofia per superare il disagio?

Il disagio è il mantello che spesso troviamo avvolgere le persone nel loro quotidiano che riportano nelle aziende incapaci di separare la vita privata da quella lavorativa. Il consulente filosofico e l’attore principale per superare il disagio e il senso d’inquietudine perché usa il dialogo per dipanare in modo sempre più stringente le singole situazioni tale da consentire l’accesso graduale alla dimensione intima della persona. Il consulente impiega la filosofia per analizzare le questioni di merito, per setacciare ciò che deve rimanere in superficie rispetto a quello che le maglie devono lasciare filtrare in modo da lasciarle liberamente approdare in un mondo da cui prendere le distanze, perché giunte a compimento e aver dato l’apporto alla so­luzione non-soluzione dei problemi esistenziali. Socrate avrebbe detto: “l’uomo cambia quando comprende”

 

Il consulente filosofico nel futuro?

L’uomo è nel mondo e con esso in relazione. Ogni essere è un mondo e il mondo siamo noi. Il futuro vede la presenza di nuovi mondi che avrà al centro la filosofia perché ogni cosa che verrà realizzata, pensiamo al metaverso, trae origine da come l’uomo realizza le cose e da esse discende la sua identità. Il terzo millennio è uno stimolo a favore dell’uomo che pone nuove domande e cerca nuove risposte e in ogni istante pensa di uscire dalla grotta per toccare con mano la luce del sole per dare un nuovo volto al giorno che verrà e ridurre lo spazio che lo separa dal Mistero.