Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image
Scroll to top

Top

No Comments

LA BM NON SI E' ARRESA - Indicatore Mirandolese

LA BM NON SI E’ ARRESA

A più di un anno dal terremoto, l’Area Nord si presenta come un immenso cantiere a cielo aperto dove le gru e le impalcature stanno progressivamente sostituendo i container e le tensostrutture. Il lavoro per le imprese edili non manca: Mauro Bocchi, titolare della BM assieme al fratello Marco, mi mostra un pacco voluminoso di preventivi e richieste di informazioni. L’azienda, che è stata fondata nel 1999 e ha sede in via Imperiale a San Felice sul Panaro, ha assunto da poco del personale. I dipendenti sono 22, di cui 5 fra impiegati e geometri.

La BMsi occupa da sempre, tra le altre cose, di scavi e movimento terra, demolizioni, spalatura e pulizia neve, realizzazione di fognature e pavimentazioni, ristrutturazioni. Ma la maggiore attività svolta attualmente è di sicuro la messa in sicurezza o la ricostruzione degli edifici lesionati dal sisma.

Proprio il mattino del 29 maggio 2012 Mauro Bocchi si trovava alla B Braun di Mirandola per riparare i danni di nove giorni prima. Con la seconda tremenda scossa, un capannone di 3.000 mq si è lesionato in maniera irreparabile. Al momento di valutare le varie soluzioni tecniche per la messa in sicurezza e la successiva ricostruzione della struttura, si è puntato su un materiale per la zona innovativo e, in accordo con i dirigenti dell’azienda biomedicale, si è deciso di utilizzare come materia prima il legno. Il capannone è stato quindi rifatto con travi e “pannelli in Xlam lamellare massiccio” realizzati con legno di abete rosso, fatti arrivare su misura e assemblati dagli operai della ditta Moser, con sede in Val Pusteria, con cui i fratelli Bocchi collaborano da qualche anno insieme all’ingegner Enrica Fontanesi di Nonantola.

La collaborazione consiste in questo: in Alto Adige vengono prodotte le parti in legno che vengono poi messe insieme in loco dai carpentieri stessi della Moser; alla BM spetta tutto il resto (fondamenta. interrati, coperture, cartongessi e tinteggiatura); mentre Enrica Fontanesi, oltre a progettare, esegue la direzione lavori  fino alla consegna “chiavi in mano”. Costruire tramite il legno significa velocizzare i tempi rispetto al mattone, mantenendo uno standard qualitativo elevato: alla B Braun il montaggio del capannone è cominciato i primi giorni di ottobre e si è concluso in prossimità delle festività natalizie. Ma quali sono i vantaggi rispetto alle costruzioni in muratura? «I costi sono leggermente inferiori e vi è un notevole risparmio energetico e l’umidità viene mantenuta costante» ribadisce Mauro Bocchi.

Ma l’aspetto più importante, particolarmente significativo dopo quello che è successo nel maggio 2012, è che costruzioni di questo tipo sono del tutto sicure dal punto di vista sismico. Ai clienti che si presentano alla BM, con l’intenzione di edificare o rifare un nuovo edificio, viene quindi anche prospettata la possibilità di ricorrere al legno come materiale da costruzione. I fratelli Bocchi puntano quindi sullo sviluppo della “bioedilizia”, anche se, a causa dell’emergenza terremoto, la maggior parte delle commesse si concentra nell’ambito della messa in sicurezza delle case ancora in piedi. Per fare questo occorre intervenire sulle strutture portanti, colonne e travi, inserendo staffe di acciaio e fasciature in fibra di carbonio. L’azienda sanfeliciana è in possesso dei certificati Soa, Iso 9001 e White List che permettono la partecipazione ai bandi per i lavori pubblici.

Diverse sono le realizzazioni portate a termine in zona: dalle piste ciclabili di Finale e Nonantola, alla posa di condutture fognarie, dalle opere di urbanizzazione alla risistemazione della viabilità. Per il futuro, presso la sede in via Imperiale, è prevista l’edificazione di un capannone per ricoverare le attrezzature e gli automezzi del parco macchine.

 

Giovanni Moi

Submit a Comment