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GIORNATE FAI D’AUTUNNO 2022, TRA PALAZZI VILLE E BORGHI UN WEEKEND DEDICATO AI LUOGHI DELLA VIA VANDELLI - Indicatore Mirandolese

GIORNATE FAI D’AUTUNNO 2022, TRA PALAZZI VILLE E BORGHI UN WEEKEND DEDICATO AI LUOGHI DELLA VIA VANDELLI

 

Torna il tradizionale appuntamento con le giornate Fai d’Autunno in programma sabato 15 e domenica 16 ottobre. La delegazione FAI di Modena dedica la manifestazione alla Via Vandelli, infrastruttura settecentesca candidata ai Luoghi del Cuore del FAI.
Diverse saranno le aperture allestite lungo il percorso del cammino: a Modena Palazzo Ducale, sede dell’Accademia Militare, uno dei simboli della città, a Sassuolo, la palazzina Ducale del Belvedere, esempio di Kaffehaus settecentesca destinato a ricevere gli ospiti della corte per consumare le bevande al tempo considerate esotiche, a Pavullo nel Frignano il borgo medievale di Montebonello. Infine il gruppo FAI Bassa modenese propone invece l’apertura straordinaria di Villa Frassinesi, di proprietà della famiglia di Maria d’Arco Frassinesi, in arte “Fatima Miris”, attrice e cantante dei primi del ‘900, che divenne la regina del trasformismo.
Per Vittorio Cavani, capo delegazione Fai di Modena «si conferma il grande sforzo della delegazione Fai per far scoprire al grande pubblico luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati, in particolare quest’anno abbiamo voluto concentrare l’attenzione sulla Via Vandelli, candidata al censimento dei Luoghi del Cuore, una straordinaria infrastruttura settecentesca che da quasi tre secoli unisce Modena a Massa, fra i Cammini oggi più frequentati a livello regionale, che necessita però di urgenti interventi per la tutela e la valorizzazione. Tutto ciò come sempre grazie ai tanti volontari che ci supportano ed alla preziosa collaborazione delle amministrazioni comunali e di cittadini privati che hanno messo a disposizione le proprietà».
Per Giulio Ferrari, coordinatore del comitato Amici della Via Vandelli «dopo cinque anni di lavoro per riscoprire e promuovere la Via Vandelli, ora il mio sforzo è ricompensato da migliaia di viandanti che tutti gli anni camminano dall’Emilia alla Toscana sul percorso che ho ideato, il più aderente all’originale strada settecentesca. È venuto però il momento di far fare un ulteriore passo alla Via Vandelli, con uno slancio ancora maggiore nella divulgazione e conservazione e ciò si può fare solo insieme ad associazioni serie e attente al territorio come Fai e Cai».