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"E' MORT AL MABON..." LA SCOMPARSA DI GIANCARLO BELLODI MOLTO NOTO IN CITTA' - Indicatore Mirandolese

“E’  MORT AL MABON…” LA SCOMPARSA DI GIANCARLO BELLODI MOLTO NOTO IN CITTA’

Lasciare ‘aperto’ un libro senza finirlo, senza stamparlo consente di aggiungere pagine, o anche di toglierne…” _ si legge in uno degli straordinari racconti de Il Mercatino, il libro di storie, aneddoti del ‘Listone’ e dintorni scritto da Giancarlo Bellodi. Una riflessione, la sua, che dopo la sua morte, l’8 settembre all’età di 87 anni, suona quasi profetica. Bellodi, scrittore, musicista, ‘ragioniere’, titolo che esibiva con orgoglio quasi a testimoniare che la sua era senza dubbio una personalità eclettica, sensibile e creativa da una parte e razionale dall’altra, conosceva l’animo umano e sapeva descriverlo ‘rovistando’ nel vissuto quotidiano. Il suo libro, dal titolo ispirato a una sua commovente poesia ‘Il Mercatino’, epilogo di una vita, continuerà a essere aperto e ciascuno potrà aggiungere pagine di storia mirandolese, non necessariamente scritte. Bellodi, papà molto amato dai figli Giorgio, Franca, Annalisa e dai nipoti, resterà nei ricordi indelebili della Città, e non solo per la sua voce inconfondibile, dietro la quale si intravedeva una personalità schietta, diretta, ma in particolare per aver ‘cullato’ nella bellezza dei suoi racconti tantissimi suoi appassionati lettori. Negli anni ’90, e per oltre una decina d’anni aveva infatti collaborato con il periodico parrocchiale La Finestra, e ogni suo racconto non solo era attesissimo ma commentato sul ‘Listone’, per poi passare all’Indicatore Mirandolese e infine riunire tutti i racconti nel suo unico e irripetibile libro. Grazie Giancarlo, scrittore dal cuore d’oro!

IL RICORDO DI SERGIO POLETTI

E’  MORT AL MABON
A 87 anni è volato in cielo, a Mirandola, Giancarlo Bellodi, detto “al Mabòn”, ex bancario, musicista (di batteria e fisarmonica), sportivo e cicloamatore per una vita, figlio di un famoso ciclista professionista, scrittore acuto e umorista, fine dicitore, organizzatore di raduni ciclistici e podistici, speaker.
Indimenticabili le sue avventure e quei dei personaggi tipici locali, ricordati nel suo libro “Il Mercatino”,
Giancarlo avrà certamente molto da fare anche per rallegrare lassù tanta gente annoiata di nuvole bianche, che non rilasciano mai pioggia. Egli ha lasciato tre figli: Giorgio, Franca e Annalisa.
Ciao caro: ti ho visto, sul Listone, provare al mercatino dell’usato, fisarmoniche, a cui hai dato una buona voce, anche se erano un po’ scassate; ti ho visto correre in bici, sempre in testa (se non si trattava di agonismo esasperato); ti ho visto premiare per ore alle Sgambade, alle Maratone, alle cene della tua società (complete di “zirudele”). Ti ho sentito, ai passaggi a livello chiusi, frenare le critiche sulle forme delle donne, espresse dai tuoi amici più attempati e pettegoli- anche su Valeria Marini, quando qualcuno osava dire: – Sì, però la g’ha i labròn, l’è rifata, l’an sa minga balàr…con una tua immancabile, fulminante risposta: -Am piazrev ad vedar to mujer! (s.p.)