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CAVEZZO METTE IN SCENA OLOCAUSTO E RISCATTO - Indicatore Mirandolese

CAVEZZO METTE IN SCENA OLOCAUSTO E RISCATTO

Per non dimenticare, lunedì 6 febbraio, alle ore 21, presso l’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola, i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “D. Alighieri” dell’Istituto Comprensivo di Cavezzo, in occasione del Giorno della Memoria, metteranno un scena lo spettacolo “Mir Zaynen Do” (Noi siamo qui).Il titolo riprende le ultime parole di un verso del canto dei partigiani di Vilnius “Zog nit Keynmol”: “Mir zainen do”, noi siamo qui, e rimanda immediatamente ad una parola: Noi.
Il testo punta sulla forza dell’insieme, su un’idea che non si lega all’eroismo del singolo, ma al valore delle folle, in sostanza di quella gente che con la propria quotidiana resistenza ha sconfitto una guerra. La lingua, in cui è espresso il titolo, è doppia: ebraica e italiana, come a dire che chi pagò maggiormente furono gli ebrei, ma che tutti noi – “la gente, gli uguali”, come recita il copione – non smettiamo insieme di pagare, di resistere e di vincere contro le guerre di ogni genere. Fare memoria sul valore della collettività da un lato riscatta chi con coraggio lo ha portato avanti nel passato, dall’altro incoraggia nel presente l’unità civica. Gente “piccola”, nomi sconosciuti sono i protagonisti di questo lavoro: una maestra, gruppi studenteschi, donne e uomini comuni… E il pubblico che guarda è messo allo specchio: fa memoria della potenziale grandezza insita nella natura sociale dell’essere umano.
Testi e regia sono curati dall’insegnante Giovanna Pullé, l’orchestra della scuola “Alberto Grillenzoni” e il coro sono diretti dalla professoressa Cosetta Piva, i video sono realizzati dalla docente Maria Raschello.
“Il Giorno della Memoria rappresenta un’occasione di riflessione profonda sui tragici eventi del nostro recente passato, sul presente, che appare spesso appesantito da ignoranza, odio e mancanza di valori, e sul futuro che ciascuno di noi sta costruendo giorno per giorno, con le parole che usa e i piccoli gesti della vita quotidiana. – commenta il Dirigente Scolastico, Stefania Bigi. – La Storia, infatti, non è scritta dai grandi “Cattivi” e dai Supereroi, ma da tutti noi, persone comuni che, attraverso una scelta, una decisione, un atto o anche una semplice frase, possiamo spostare il corso della Storia, sia quella con la S maiuscola, che finisce sui libri di testo, sia quella più semplice, di ogni giorno. Per la nostra Scuola è importante guidare i ragazzi in questa riflessione, sensibilizzarli alla responsabilità individuale e collettiva, far prender loro coscienza che, insieme, si può scegliere di fare il Bene”.