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BEPPE SEVERGNINI E LE OTTO PORTE PER IL FUTURO - Indicatore Mirandolese

Lo scorso 11 gennaio l’Istituto Superiore “Giuseppe Luosi” di Mirandola ha incontrato Beppe Severgnini, giornalista del “Corriere della Sera”,  presso l’hotel Real Fini di Modena. L’iniziativa faceva parte di un ciclo intitolato “Inspire a generation: still revolutionary”, organizzato dall’Osservatorio permanente giovani editori, in merito all’attività “”Il quotidiano in classe”. Le scuole iscritte al progetto ricevono gratuitamente “Il Corriere della Sera”, “Il Resto del Carlino”, “Il Sole 24 Ore”, “La Gazzettadello Sport” e dedicano un’ora alla settimana alla lettura dei quotidiani. L’Istituto “Luosi” partecipa da alcuni anni a questa iniziativa nazionale e ha potenziato questa attività attraverso laboratori di giornalismo, di scrittura, di fotografia. La conferenza di Modena è iniziata con Lucia Sardi, una grande sostenitrice di Eni Scuola e Smart English, progetto in cui gli stessi ragazzi con professori di materia creano lezioni online in lingua inglese.

Dopo questa introduzione la parola è stata lasciata a Beppe Severgnini che ha iniziato a parlare inglese alla sala, facendo capire l’importanza di questa lingua nel mondo non solo scolastico ma anche lavorativo, spiegando come è possibile impararlo con facilità e che strumenti usare. Questo gli ha permesso di introdurre uno dei temi del suo nuovo libro “Italiani di domani” pubblicato alla fine dello scorso anno, dove vengono dati ai giovani otto consigli, che lui chiama porte, su come affrontare il proprio futuro.

Le otto T, perché tutte le parole chiave iniziano con la lettera T. Talento: siate brutali, ossia la capacità di scoprire il proprio punto forte. Tenacia: siate pazienti, cioè sapere rispettare i tempi. Tempismo: siate pronti, per esempio studiando inglese o acquisendo conoscenze tecnico-informatiche. Tolleranza: siate elastici, vale a dire avere nuovi progetti e idee pensando diversamente dalla normalità. Totem: siate leali. Essere onesti e sinceri. Tenerezza: siate morbidi, per affrontando il mondo lavorativo con serenità. Terra: siate aperti. Vale la pena oggi compiere studi all’estero senza dimenticare però da dove si è partiti. Testa: siate ottimisti. Non smettere di pensare al domani perché presto sarà qui.

Il libro, pur viaggiando parallelo alla vita quotidiana, cerca di migliorarla, prendendo spunto dai Paesi più avanzati. Inoltre il giornalista ha parlato dell’importanza della tecnologia e dei mezzi tecnologici, in quanto lui è un grande “twittatore” ed è seguito da più di 300 mila followers. Poiché tiene molto a questo aspetto  ha raccontato che nel2000 hadonato un intero impianto internet al suo vecchio liceo di Crema, anche se questo non è stato tanto utilizzato perché il computer di controllo si trovava in una stanza alla quale i bidelli non consentivano l’accesso.

Un altro aneddoto che ha divertito tutti è stato quello in cui ha rivelato che scriveva i temi di italiano in un’altra stanza perché la professoressa si era accorta del suo talento, e poiché finiva il suo lavoro in fretta, ne approfittava per scrivere cartelli divertenti ai suoi compagni e mostrarli arrampicandosi dalla finestra. Alla fine dell’incontro Severgnini ha fatto vedere un video dell’attrice che interpreta Nicole Minetti durante una puntata della trasmissione “Quelli che..”, la quale esponeva le proprie otto T, reinterpretandole a suo modo. Ovviamente era uno scherzo che però ha rallegrato tutta la sala, anche perché il soprannome di Beppe era diventato Beps.  

E’ da un po’ di tempo che seguiamo Beppe Severgnini con la professoressa  Marina Marchi che ci guida nelle lezioni di giornalismo, perché anche lui è coinvolto nel progetto “Il quotidiano in classe”, ma vederlo di persona è stata un’esperienza travolgente e coinvolgente, dato che sa rivolgersi ad una platea di giovani, riuscendo a mantenere vivi l’interesse e l’attenzione. Severgnini non si è dimenticato di Mirandola e ha fatto i complimenti alla città e alla sua gente, che ha dovuto convivere e far fronte all’emergenza del terremoto.  

 Federica Zavatta e Riccardo Palmesi

II B Liceo Pico

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