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B BRAUN PIU' FORTE DEL SISMA - Indicatore Mirandolese

B BRAUN PIU’ FORTE DEL SISMA

Lo scorso 24 gennaio la direzione aziendale di B.Braun Avitum Italy Spa di Mirandola ha organizzato una cena alla quale hanno partecipato tutti i dipendenti per celebrare, nonostante le note difficoltà dell’anno scorso, i successi raggiunti nel 2012 e rendere pienamente partecipe tutto lo staff degli obiettivi per il 2013. Il fatturato 2012 hasuperato i 50 milioni di euro (+8% rispetto al 2011), contribuendo così per l’1% al  fatturato globale del gruppo B.Braun (5.047 milioni di euro).

 

Si tratta di un risultato importante raggiunto al compimento dei 21 anni di attività B.Braun a Mirandola; in particolare, a soli due mesi dall’evento sismico, B.Braun Avitum Italy ha chiuso il mese di luglio con un fatturato di 5,2 milioni di euro, il più alto di sempre. Infatti, l’azienda non si è mai fermata e ha potuto così garantire la fornitura di prodotti salvavita, a volte sopperendo dove necessario a temporanee impossibilità dei competitor, in un’ottica di assoluta priorità alla tutela del paziente.  

 

Ciò è stato possibile grazie ad una forte volontà dell’azienda e di tutti i suoi dipendenti, istituendo ad esempio già dal 21 maggio un’unità di crisi per le attività di Customer Service localizzata presso un hotel nelle vicinanze. Dopo il 29 maggio le attività di gestione dell’emergenza si sono ulteriormente intensificate, grazie all’intervento immediato di vari team aziendali che hanno operato in container localizzati nel parcheggio della sede per assolvere alle varie attività necessarie, e delocalizzando temporaneamente una parte della produzione.

 

Nel frattempo le opere di verifica di agibilità sono iniziate con grandissima solerzia. Due terzi dello stabile non avevano subito danni strutturali ma sono stati ulteriormente rinforzati, come previsto dalla normativa pubblicata dopo il terremoto, e al fine di garantire la massima sicurezza dei lavoratori.

 

A seguito dell’ottenimento di regolare certificato di agibilità è stato possibile il rientro dei dipendenti nella camera bianca e in parte degli uffici, nonché nel magazzino prodotti finiti, già dalla fine di luglio 2012. Al contrario, sono stati invece abbattuti 3 mila mq dello stabile adibito a magazzino materie prime, laboratorio chimico-biologico e reparto produttivo di soluzioni per dialisi, a fronte di danni strutturali identificati mediante laser-scan di tutti i pilastri.

 

Dopo un’attenta valutazione eseguita unitamente alla casa madre tedesca e alla compagnia assicurativa, si è optato per la ricostruzione, scegliendo una struttura in legno altamente antisismica e progettata in base a criteri di ecosostenibilità. Le opere di demolizione del fabbricato lesionato sono iniziate nel mese di luglio e già a meta agosto è stato possibile procedere alla modifica delle fondamenta per adeguarle ai nuovi requisiti di legge. Il 2 ottobre è iniziata la posa dei primi pilastri del nuovo edificio ed il termine previsto dei lavori è il 15 febbraio2013. Inparallelo sono iniziate le opere per il raddoppio dell’impianto di sterilizzazione a ossido di etilene, concluse il 24 gennaio 2013…

L’articolo completo sarà pubblicato sul prossimo numero dell’Indicatore in uscita il 14 febbraio

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