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ALLE MEDIE SI PARLA DI MOBILITA' DEGLI STUDENTI - Indicatore Mirandolese

ALLE MEDIE SI PARLA DI MOBILITA’ DEGLI STUDENTI

Lunedì 17 dicembre alle ore 18.30, presso l’auditorium della scuola media “Montanari” (via Nuvolari), saranno presentati i risultati del questionario del progetto “A scuola in autonomia”, promosso e coordinato dall’Agenzia per la Mobilità di Modena (aMo). La presentazione, promossa dal Comune di Mirandola e dalla scuola media, è aperta a tutti ed è pensata anche come momento di formazione e confronto sulle buone pratiche da adottare quando si circola sulla strada.

Creare le condizioni educative, sociali, culturali e infrastrutturali utili ad aumentare l’autonomia dei ragazzi diretti a scuola. È questo l’obiettivo del progetto “A scuola in autonomia”, al quale hanno aderito quattro Comuni modenesi e altrettanti istituti comprensivi. Il progetto di aMo è nato dalla volontà di affrontare con un approccio diverso un problema ormai noto ad Amministrazioni e dirigenze scolastiche: la congestione della viabilità nei pressi delle scuole elementari e medie, in orario di entrata e uscita dai plessi, per l’abitudine ormai consolidata di portare bambini e ragazzi a scuola con l’auto privata il più possibile vicino all’ingresso delle aule. Un problema non solo di traffico, ma di peggioramento della qualità dell’aria e di salute delle nuove generazioni. Proprio per

cercare approcci nuovi, sostenibili e condivisi agli spostamenti casa – scuola è nato il progetto “A scuola in autonomia” che coinvolge sperimentalmente quattro Comuni: Carpi, Sassuolo, Mirandola e Castelfranco Emilia e altrettante scuole secondarie di primo grado: Focherini (comprensivo Carpi Zona Nord); Marconi (comprensivo Marconi di Castelfranco); Montanari di Mirandola; Ruini (comprensivo Sassuolo 3 Sud). Le quattro aree sono state scelte in modo da rappresentare realtà con caratteristiche diverse tra loro. Si è scelto di coinvolgere scuole secondarie inferiori per lavorare con ragazzi di età adeguata a contribuire attivamente al progetto, che si articola in diverse fasi: un’indagine preliminare rivolta a studenti e genitori per comprendere le abitudini di spostamento dei ragazzi nei percorsi casa – scuola; iniziative di sensibilizzazione/formazione rivolte ai genitori; un processo partecipativo; l’elaborazione di proposte di mobilità sostenibile casa-scuola e l’attuazione e monitoraggio degli interventi. La prima fase di indagine, che ha coinvolto 2.082 studenti nelle quattro scuole, si è conclusa a ottobre. Sono stati raccolti 1.488 questionari compilati dagli studenti e 831 dai genitori che hanno permesso di analizzare la situazione attuale in relazione alle abitudini di spostamento casa – scuola. Seguiranno quattro seminari, uno per ogni Comune, in cui verranno illustrate le buone pratiche di spostamento sostenibile nei tragitti casa – scuola realizzate in realtà italiane ed europee. In seguito verranno organizzati incontri con genitori e insegnanti, per individuare le criticità esistenti e le possibili soluzioni. Il tema della mobilità sostenibile verrà affrontato anche dagli studenti nell’ambito della programmazione didattica, per fornire ulteriori spunti di riflessione. «Non possiamo accettare come inevitabile il fatto che la maggior parte dei bambini venga accompagnata a scuola dai genitori – sostiene l’amministratore unico di aMo Andrea Burzacchini – con questo progetto abbiamo iniziato a lavorare assieme ai ragazzi delle medie, perché sono in un’età in cui iniziano loro stessi a richiedere l’autonomia dei propri spostamenti. Ricordiamo però che in molti altri Paesi i bambini iniziano ad andare a scuola da soli, assieme agli amici, prima a piedi e coi mezzi pubblici, poi in bicicletta, già a partire dalle scuole elementari. È questo l’obiettivo a cui dobbiamo tendere, per il bene del nostro ambiente, delle nostre strade e dei bambini stessi. Ringrazio i Comuni e le scuole che hanno aderito al progetto pilota che abbiamo proposto; ci auguriamo che possa rappresentare un importante punto di partenza verso un cambiamento di mentalità».